Il consigliere regionale del PDL Giuseppe CRISTELLA ha diffuso la seguente nota.
Ci risiamo!
Vendola al “Gay pride” tenutosi il 22 giugno a Palermo ha trovato il tempo per manifestare la sua devota militanza al movimento di liberazione gay dichiarando che il paese in cui vive soffre di bigottismo e di eccessivo clericalismo.
Continuando nel suo delirio mediatico Il presidente ha affermato altresì “… è finita la pazienza, le nostre vite sono come clessidre rovesciate e stanno finendo i granelli di sabbia. Invecchio in un paese che è il fanalino di coda per le libertà e i diritti civili …”.
Bene, potrei anche essere in accordo con l’appello straziante, angoscioso e dolorosissimo del nostro presidente sulla “condizione gay” in Italia che tenta di liberarsi dai lacci clericali e da pregiudizi ingiustificati.
Caro presidente, va bene tutto, ma il tempo per visitare qualche nosocomio pugliese agonizzante per le sue ottuse, superficiali e allegre politiche sanitarie, perché non riesce a trovarlo?!
I granelli di sabbia stanno terminando in tutte quelle clessidre appartenenti a migliaia di cittadini pugliesi che per un verso sono stati gabbati dalle sue promesse legate ad una riforma della sanità pugliese mai avviata; per altro verso sono stati vessati da gabelle versate durante gli anni 2011 e 2012 per un totale di circa 700 milioni di euro con desolante invariabilità degli sprechi e delle attese bibliche.
Semmai, saremmo noi pugliesi ad invecchiare in una Regione il cui governo ha dimostrato davvero di essere fanalino di coda per le politiche socio- sanitarie ed economiche ma anche per la buona educazione istituzionale della quale il nostro presidente negli ultimi tempi sembra averne abiurato i principi con conseguente smarrimento del confronto democratico.
Allora presidente la invito di tanto in tanto a trovare il tempo per andare in giro per gli ospedali pugliesi rimasti in attività ma che non godono di buona salute perché manca tutto.
A lei piacciono i bagni di folla, dunque vada in giro per il territorio pugliese a parlare di problematiche sanitarie e degli strumenti atti a risolverle. Non si riduca come spesso ha fatto ad incontrare i suoi conterranei e a riconoscere loro diritti e dignità esclusivamente in occasione di faraoniche campagne elettorali con frequenze stakanoviste.
Credo a questo punto presidente che la diffusa sfiducia popolare che serpeggia nei confronti delle istituzioni che rappresenta, sia intimamente legata alla politica cialtrona ed insignificante da Lei espressa soprattutto negli ultimi tempi, sempre più distante dalla gente, e sempre più vicina al mondo edulcorato delle sue assidue ed ossessionanti vetrine televisive
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