6 Mag 2015
Da venerdì fino al 17 maggio al via Miss Progress International
Nel Salento venti ragazze da tutto il mondo per il progresso
Da venerdì fino al 17 maggio al via Miss Progress International, il concorso ideato da un’associazione culturale tarantina
Lunedì presentazione a Lecce con il presidente della Provincia Gabellone
A distanza di un anno, ritornano nel Salento le Ambasciatrici del progresso. Da venerdì fino al 17 maggio Santa Maria di Leuca accoglierà venti ragazze provenienti da tutto il mondo che presenteranno progetti in favore dell’ambiente, dei diritti umani, dell’integrazione culturale e della salute. La presentazione delle concorrenti alla stampa avverrà lunedì alle ore 11 a Lecce nel palazzo della Provincia: a dare il benvenuto alle venti delegate sarà il presidente Antonio Gabellone.
Come lo scorso anno, anche la finale della terza edizione di Miss Progress International, il concorso ideato dall’associazione culturale tarantina “In Progress” presieduta da Giusy Nobile e diretto da Giuseppe Borrillo, si svolgerà durante un gran galà, in programma sabato 16 maggio, ai bordi della piscina panoramica del “Messapia Hotel & Resort” di Leuca, che è anche il quartier generale delle concorrenti. Alla cena-spettacolo si accede solo su invito, maggiori informazioni si possono richiedere al numero 0833 750027.
La carovana di Miss Progress durante il tour toccherà otto città pugliesi: Manduria (pomeriggio di sabato 9), Leuca (mercoledì 13 e venerdì 15), Lecce (mattina di lunedì 11), Otranto (pomeriggio di lunedì 12), Alberobello (mattina di martedì 12), Torre Canne (tarda mattinata di martedì 12), Ostuni (pomeriggio di martedì 12), Taranto (mattina di giovedì 14). Nel corso delle visite alle città sono previste conferenze stampa in compagnia delle istituzioni locali.
La vincitrice del concorso sarà individuata da una commissione che valuterà i contenuti e la fattibilità di ciascun elaborato proposto da ogni partecipante e, per ciascun tema, sarà decretato il migliore. L’edizione 2014 è stata vinta dalla 24enne boliviana Arantza Barba, che ha proposto un progetto dedicato all’ambiente: un modo alternativo per dire stop ai sacchetti di plastica.