header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

Dalla Campagna alla Casa Vacanza: il Salento è servito

In tempo di Coronavirus nasce una nuova idea per il turismo. “Il richiamo turistico deve rimanere per il Salento un asset importante- rilancia Livia Cento imprenditrice romana e salentina-ma sappiamo tutti che sarà il primo a farne le spese, salvo che l’inventiva, dote tutta italiana, non escogiti formule che attutiscano il colpo

La nuova formula si chiama #IlSalentoèServito , che porta il servizio in camera proprio degli Hotel anche nella Casa Vacanza evitando code e spostamenti frequenti e lo fa nel rispetto della economia locale e dell’ambiente. Cibo a km zero, prodotti freschi e piatti contadini, limited waste, valorizzazione del territorio e delle tipicità locali. La ricetta è di un’imprenditrice romana Livia Cento, ma salentina da sempre, che dal suo blog SalentoSeaLovers lancia l’idea.“Nulla potrà più essere come prima. L’attuale situazione ci impone delle riflessioni e delle soluzioni. Bisogna ripartire proponendo nuovi stili di accoglienza e di turismo puntando sulla identità del nostro territorio, sulla sinergia e solidarietà della comunità locale, che è la nostra più preziosa e unica risorsa”.

Livia Cento, di questa terra ha fatto tesoro e risorsa. ‘Quest’anno sarà dura’ci racconta, ma proprio per reagire a questo particolare momento storico lancia dal suo sito Salentosealovers e dal suo blog di case vacanze fronte mare, una nuova idea per dare all’extra alberghiero un ruolo attivo e solidale per la comunità nella quale è fortemente interconnesso.

Si chiama #ILSALENTOéSERVITO ed è un servizio di spesa e piatti tipici a domicilio per il turista nella sua casa in vacanza. I proprietari di locazioni turistiche – i così detti “Host” – saranno gli ambasciatori del territorio e proporranno ai loro ospiti una spesa amica dell’ambiente, che valorizzi i prodotti tipici del Salento, sostenendo la filiera corta e gli agricoltori locali.

Una ricetta esplosiva per far decollare un turismo più responsabile e amico del territorio.

Abbiamo pensato di creare una collaborazione con ristoratori locali e cooperative agricole, come la Nuova Contadina. -Spiega sempre Livia Cento -Abbiamo creato un menù tipico così da portare direttamente a casa del turista prodotti di qualità e a kmzero: verdure, frutta, mozzarelle formaggi, pane, olio, vino conserve miele e tutte le eccellenze e specialità del Salento. In modo che tutto ciò che venga speso sul territorio venga reinvestito sul territorio stesso. Con un grosso vantaggio anche per i consumatori che si troveranno nella dispensa prodotti di alta qualità e biodiversi”.

La visione dell’imprenditrice è chiara: piatti salentini cucinati da ristoratori locali che scelgono di portare avanti la tradizione e le eccellenze del Sud rispettando l’ambiente e la filiera corta.Il settore extra alberghiero conta oggi oltre 1 milione e 220 mila case vacanze e locazioni turistiche. Rappresenta una grande risorsa del Paese ed è senza dubbio fortemente radicato sul territorio.

Questo servizio può essere facilmente adottato da tutti coloro che anche quest’anno apriranno proprie case all’ospitalità, nonostante il momento di crisi, proprio per restare uniti e dare un significativo sostegno per una ripresa più forte, solidale e più consapevole”L’iniziativa sarà estesa a tutta la rete di proprietari di case vacanza della Puglia che sceglieranno di aderire così che – spiegano da SalentoSeaLovers –  il settore dell’extra alberghiero diventi un soggetto virtuoso e attivo, solidale con la sua comunita’.In quadro macroeconomico come l’attuale, a farne le spese sono quasi sempre le realtà più piccole e più virtuose. Le eccellenze che qui spaziano dal paesaggio alla cultura sino al cibo , non possono essere lasciati all’improvvisazione o in balìa di ingranaggi economici turbinosi, se non si vuol subire lo shock esogeno che vediamo. Per questo tutte le attività da noi promosse, con un progetto che vuol esser pilota per altre buone prassi, prevede tante attività svolte all’interno di un circuito cucito sul territorio : cibi, tessuti, gite. Chi consuma qui, deve comprare local.”

Nessun Commento

Sia i commenti che i trackback sono disabilitati.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Spiacente, i commenti sono chiusi.