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Don Tonino Bello “lo sentiremo accanto in questa avventura che ci apprestiamo e vivere, e guarderemo a lui come a un modello autentico di operatore di pace”

Dichiarazione dell’arcivescovo di Lecce, Domenico Umberto D’Ambrosio sulla prossima  quarantacinquesima Marcia nazionale per la pace che si terrà lunedì a Lecce.

“Non è un evento di poco conto  quello che impegnerà la nostra città lunedì  31 dicembre: accogliere la 45.a Marcia per la Pace.

Non si tratta di garantire ospitalità e accoglienza alle centinaia di persone che giungeranno da molte regioni italiane per condividere  l’impegno, la riflessione, il coinvolgimento nella  grande e faticosa avventura della promozione  della pace. Non siamo chiamati ad essere il semplice supporto tecnico che crea le condizioni ottimali per la buona riuscita di questo evento. Non ci serve essere una buona vetrina di promozione della bellezza e della ospitalità della gente salentina.

Il tema che Benedetto XVI  ha indicato alla Chiesa nel suo messaggio per questa giornata, Beati gli operatori di pace, domanda ai molti che si coinvolgeranno nell’itinerario che attraverserà la nostra città con tappe e momenti di preghiera e di riflessioni a più voci, di accogliere l’invito del Papa che ci ricorda che i “veri operatori di pace sono coloro che amano, difendono e promuovono la vita umana in tutte le sue dimensioni: personale, comunitaria e trascendente… Chi vuole la pace non può tollerare attentati e delitti contro la vita”.

E’ bello pensare che in questa promozione della vita umana in tutte le sue dimensioni abbiamo riferimenti e modelli  a cui guardare con simpatia e attenzione. Non posso non citare uno di questi modelli, sia per la forza profetica delle sue parole e della testimonianza della sua vita, sia per un singolare rapporto di amicizia  che mi ha legato a lui. Parlo del nostro don Tonino Bello, il vescovo autentico operatore di pace. Venti anni fa nel mese di dicembre 1992, con la debolezza e fragilità di un corpo minato e dilaniato  dal male, non si è arrestato e ha guidato una marcia silenziosa ma fortemente eloquente nella martoriata e dilaniata città di Sarajevo. E’ da leggere anche in questo anniversario e nel ricordo di questo uomo, servitore della pace vera, la scelta della città di Lecce e del suo Salento per l’annuale Marcia della Pace.

Lo sentiremo accanto in questa avventura che ci apprestiamo e vivere, e guarderemo a lui come a un modello  autentico di operatore di pace”.

+ Domenico d’Ambrosio, arcivescovo

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