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Eco-bilancio, Caracciolo: La Puglia si appresta a fare un altro passo in avanti

“In un momento in cui si parla tanto di ambiente credo che l’approvazione di una norma che in Puglia renderà per la prima volta obbligatoria la rendicontazione delle spese ambientali nella contabilità regionale sia un fatto molto importante”. Così il consigliere regionale Pd Filippo Caracciolo commenta l’approvazione a maggioranza, in prima commissione, della sua proposta di legge regionale per l’Istituzione del Sistema Contabile Ambientale.
Si tratta di modifiche alla legge regionale n. 28/2001, ovvero la “riforma dell’ordinamento regionale in materia di programmazione, bilancio, contabilità regionale e controllo”. La proposta di legge ora passerà all’esame dell’Aula di via Capruzzi prima dell’approvazione finale. “Con questa legge – spiega ancora Caracciolo – la Regione Puglia avrà il dovere non solo in sede di rendicontazione ma anche in fase di programmazione, nell’ambito delle proprie competenze legislative, di elaborare degli allegati alla legge finanziaria regionale, al bilancio pluriennale e al bilancio annuale in cui indicare le risorse finanziarie destinate alla tutela dell’ambiente. Dovrà in sostanza illustrare e definire le risorse impiegate per finalità di protezione dell’ambiente, riguardanti attività di tutela, conservazione, ripristino e utilizzo sostenibile delle risorse e del patrimonio naturale. La Regione Puglia sarà una delle prime regioni in Italia ad impegnarsi nella stesura di un eco-bilancio”.
L’adozione di tale sistema, spiega Caracciolo, “permetterà di far conoscere ai cittadini in modo semplice quanto la regione Puglia spende annualmente e su base triennale per esempio per la protezione dell’aria e del clima, per la gestione delle acque reflue, per la gestione dei rifiuti, per la protezione e risanamento del suolo, delle acque del sottosuolo e delle acque di superficie, per l’abbattimento del rumore e delle vibrazioni, per la protezione della biodiversità e del paesaggio, per la protezione dalle radiazioni, per la ricerca e sviluppo per la protezione dell’ambiente, per l’uso e gestione delle acque interne, delle foreste, della flora e della fauna selvatiche, delle materie prime energetiche non rinnovabili, delle materie prime non energetiche, per la ricerca e sviluppo per l’uso e la gestione delle risorse naturali”. E conclude: ” Il nostro governo regionale ha fatto tanto in questi anni in materia di ambiente questo è un ulteriore passo in avanti”./

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