17 Dic 2012
ECOTASSA E DIFFERENZIATA, “LA REGIONE RIFACCIA I CALCOLI”
La Regione Puglia finisce nel mirino dell’assessore alle Politiche Ambientali, Andrea Guido: “Hanno sbagliato i calcoli. L’Ecotassa risulterebbe iniqua e maggiorata per il Comune di Lecce. Il CDR prodotto nell’impianto di Cavallino non deve essere considerato rifiuto da smaltire, ma materiale recuperato”
I dati raccolti dal Portale Ambientale della Regione Puglia in riferimento alla percentuale di raccolta differenziata effettuata in città non sarebbero corretti e, pertanto, l’Ecotassa prevista dalla Regione risulterebbe erroneamente iniqua e maggiorata per il Comune di Lecce.
E’ l’assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Lecce, Andrea Guido, a intervenire con forza per difendere questa tesi secondo cui l’errore consisterebbe, in primis, nel considerare la piattaforma di produzione di C.D.R., Progetto Ambiente di Cavallino, semplice impianto di smaltimento, quando, in realtà, si tratterebbe di un vero e proprio impianto di recupero in R13, vale a dire riciclo, ai sensi e per gli effetti dell’Autorizzazione n.598 del 2009. Questa interpretazione porterebbe quindi a non classificare come materiale recuperato il C.D.R. prodotto dall’impianto, sommandolo, perciò, inspiegabilmente, al quantitativo di rifiuti raccolti in maniera indifferenziata.
Risale allo scorso 3 dicembre l’ultima nota dell’assessore Guido indirizzata all’Ufficio Gestione Ciclo Rifiuti della Regione Puglia al fine di vedere riconosciuta alla città l’esatta percentuale di conferimento di raccolta differenziata, ma, ad oggi, ancora non è pervenuto alcun riscontro da parte degli uffici regionali preposti.
“E’ scandaloso – attacca l’assessore Andrea Guido – che il Comune di Lecce, anche dopo una sentenza del Consiglio di Stato che ha riconosciuto l’adeguamento dovuto dai comuni interessati all’Impianto Progetto Ambiente di Cavallino in considerazione dell’attività di recupero svolta, debba vedere vanificati i propri sforzi resi verso il miglioramento e l’implementazione della differenziata in città. Semplicemente ho chiesto che i conteggi del quantitativo raccolto siano effettuati secondo criteri oggettivi”. E ancora: “Se la piattaforma di Progetto e Ambiente è, a tutti gli effetti, un impianto di recupero, e come tale opera in maniera proficua, è giusto che il CDR prodotto non debba essere considerato rifiuto da smaltire, ma materiale recuperato. Sarebbe un grave danno per il Comune se ciò non avvenisse. Un danno ingiusto in termini di innalzamento aliquota Ecotassa in quanto ci si ritroverebbe a dover pagare quasi il doppio”.
“Colgo l’occasione, inoltre – continua l’assessore Andrea Guido – per porre in evidenza una enorme deficienza creata dalla Regione in seguito alla soppressione degli odierni A.T.O. Sembra essere clamorosamente sfuggito all’Assessore Regionale all’ecologia che il 20 dicembre prossimo gli Ambiti Territoriali cesseranno l’attività, la quale sarebbe dovuta passare, tra le altre, ad un nuovo organismo di ambito provinciale. Ad oggi nulla è stato di fatto organizzato e si pensa che si andrà incontro al caos completo per ciò che riguarda la gestione della raccolta e dello smaltimento nei comuni in cui i contratti sono nella fase di proroga o in scadenza. Altro problema enorme è quello della costruzione di impianti per il compostaggio atteso che solo con questi si possono raggiungere alte percentuali di R. D. in quanto quelli esistenti sono saturi. Anche in questo caso la soppressione degli A.T.O. e la loro mancata sostituzione con i nuovi organismi da parte della Regione non permetterà una adeguata programmazione territoriale per la costruzione degli stessi”.