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ERNESTO TOMA: “TECNICHE DI MAGIA PER LO PSEUDO GOVERNO REGIONALE”

“Il tema dell’abolizione delle Province ritorna centrale nella convulsa fase post-elettorale e il governatore Vendola coglie l’occasione per dar sfogo alla sua delusione per la evidente bocciatura da lui ricevuta in Puglia, riscontro evidente dell’isolamento politico che si è costruito da solo. Amareggiato per il risultato, pensa bene di mirare ai cittadini che non l’hanno votato, utilizzando le sei province pugliesi”. Così dichiara l’assessore alla Formazione professionale e Politiche del lavoro della Provincia di Lecce Ernesto Toma.

“L’attacco si concretizza argomentando circa l’utilità di un’eventuale abolizione delle province e scende a fondo, il Governatore, sino ad arrivare a segnalare potenziali disservizi nei Centri per l’impiego territoriali. Ottima mossa, per chi ha abilmente governato con doti di prestigiatore, facendo comparire e scomparire, all’occorrenza, presunte occasioni di coinvolgimento delle province pugliesi. Province che, nonostante il totale abbandono da parte della Regione, affrontano con coraggio (perché di coraggio si tratta) le numerose istanze dettate dal periodo di difficoltà economica ma, soprattutto, di crisi sociale. In questi annila Regioneha coinvolto le province solo quando aveva la necessità di vedere convalidare proprie decisioni e orientamenti che richiedevano ulteriori sforzi e mettevano a disposizione risorse finanziarie sempre minori, per gestire le competenze proprie o per delega alle province”, prosegue.

Ed incalza: “Verrebbe da chiedere al Presidente Vendola il senso della presentazione del progetto di rafforzamento dell’attività dei CPI, avvenuta il 6 marzo, dopo ben otto anni di governo regionale, se poi egli stesso auspica una chiusura delle province e delle sue funzioni”.

“Il monito di Vendola: si aboliscano le realtà che quotidianamente chiedono con forza, al governo regionale, l’attenzione verso problemi che solo una gestione a livello locale riesce a indagare e rilevare; tanto che senso avrebbe offrire servizi vicini al cittadino, a quel cittadino che ha manifestamente invitato Vendola a cambiare strada e liberarela Pugliada trascuratezza e lungaggini inutili?”

“Resta in Puglia il Governatore, concede il suo pseudo governo a tutti noi, dopo aver portato avanti una campagna elettorale per il Parlamento, promettendo di rappresentare la Pugliaa Roma, mettendo al centro del suo operato i problemi della nostra regione”, continua l’assessore Toma. “Pertanto un “grazie” al Governatore che, dopo aver alimentato i disservizi in Puglia, si propone come portavoce dei cittadini a Roma, ma poi decide di rimanere qui, a far precipitare ulteriormente la situazione fortemente logorata”.

“Compare e scompare, compare e scompare. E noi amministratori locali ci interfacciamo con le urgenze del territorio e troviamo un muro creato dal mago e dai suoi assistenti, solo per il malcontento di una competizione elettorale chiusasi negativamente per Vendola”.

“Il risparmio non si ha abolendo le Province o rinviando, come è stato fatto in questi anni, per affrontare problematiche di cui le province pugliesi si fanno portavoce. Il risparmio si ottiene governando adeguatamente, come giornalmente le amministrazioni provinciali fanno, gestendo le competenze attribuite”, conclude l’assessore Ernesto Toma.

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