“Perché non portare avanti anche quelle iniziative che permetterebbero la riduzione della spesa sanitaria senza pesare sui cittadini?”. È quanto chiede il consigliere regionale del Pd, Filippo Caracciolo all’assessore alle politiche per la salute Ettore Attolini in un’interrogazione sulla mancata sperimentazione in Puglia del fascicolo sanitario elettronico (Fse), una possibilità già suggerita dal consigliere con l’interpellanza n. 34 del 2012.

“Questa novità permetterebbe alla nostra regione un risparmio considerevole della spesa sanitaria e di questi tempi non mi sembra cosa da poco”, afferma Caracciolo. “Non possiamo sempre e solo chiedere sacrifici ai cittadini, tagliando posti letto e riducendo le prestazioni sanitarie e poi restare immobili di fronte ad iniziative che non richiederebbero alcun sacrificio al cittadino stesso, anzi non solo migliorerebbero la qualità del servizio ma garantirebbero un risparmio considerevole. Il fascicolo sanitario elettronico va esattamente in questa direzione”. Sul fronte sanitario, l’introduzione del fascicolo in formato elettronico consentirebbe di conoscere in tempo reale l’esatta cronistoria del paziente, un vantaggio considerevole per chi è chiamato poi a fare una diagnosi e a stabilire una cura.

Caracciolo ricorda che l’avvio definito del Fascicolo Sanitario Elettronico è previsto anche nella bozza del decreto sull’agenda digitale, che il Ministero dello Sviluppo Economico, sta mettendo a punto in questi giorni, e nelle prescrizioni contenute nelle linee guida del Ministero della Salute, già approvate nel febbraio 2011 durante la Conferenza delle Regioni.

“Lo Stato si attende risparmi di spesa intorno ai 3,5-5 miliardi l’anno”, conclude Caracciolo. “La Puglia ha bisogno di risparmiare ancora sulla sanità, perché non cominciare proprio da qui?”./