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FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI POPOLI

Primo appuntamento martedì 18 dicembre con la rassegna di eventi che unisce il Mediterraneo, un ricco calendario di mostre, spettacoli musicali e di danza, incontri e dibattiti, workshop, cene interculturali itineranti nei più bei palazzi, teatri e  luoghi di aggregazione del Salento. Alle 9, a Palazzo Gallone a Tricase, il convegno dal titolo  “La Crisi del Nord Africa. Quale Protezione?”.

Dicembre è il mese dedicato al progetto “Festival Internazionale dei Popoli”, una rassegna di eventi e attività culturali organizzata da Città di Lecce, Provincia di Lecce, Regione Puglia, CTS Lupiae Lecce, Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce, Comune di Aradeo, Comune di Ugento, Comune di Tricase e Associazione Obiettivo Primo Piano, finanziato nell’ambito del Programma Operativo (P.O.)  FERS Puglia 2007-2013 “Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo” – Linea di Intervento 4.3 – Azione 4.3.2./D  Festival e grandi eventi di spettacolo dal vivo.

Martedì 18 dicembre primo appuntamento istituzionale in programma con il convegno “La Crisi del Nord Africa. Quale Protezione?” che si terrà a Tricase nella Sala del Trono di Palazzo Gallone a partire dalle ore 9, a cura dell’Istituto di Culture Mediterranee, in seno al Progetto “On the road – Unità di strada per migranti e Rifugiati”.

Una giornata di approfondimento dedicata alla crisi del Nord Africa e alla individuazione delle prospettive per il dopo crisi con il Prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, Antonio Giuseppe Coppola, sindaco di Tricase, Filomena D’Antini Solero, assessore provinciale alle Politiche Sociali e Pari Opportunità.

Sono previsti gli interventi di  Antonio Ciniero, I.C.I.S.MI (International Centre of Interdisciplinary Studies on Migration) in merito a “Le ragioni geopolitiche all’origine delle rivolte nei Paesi del Nord Africa”, di Gigi Perrone, docente di Sociologia delle migrazioni, Università del Salento in merito a “Flussi migratori conseguenti alle rivolte nei Paesi arabi”, di Marta Dokaj, mediatrice culturale Soggetto Attuatore Puglia in merito a “Il ruolo del Soggetto Attuatore Puglia nella gestione dell’emergenza Nord Africa”, di Annino Gargano, dirigente divisione immigrazione della Questura di Lecce in merito a “La Divisione immigrazione della Questura di Lecce e l’attuale posizione amministrativa dei migranti”, di Anna Cordella, referente SPRAR Unione dei Comuni “Union III” in merito a “Il Ruolo del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati nell’Emergenza Nord Africa”. Sono previsti anche interventi degli enti di tutela CIR-Onlus, Integra Onlus, Cooperativa sociale “Rinascita”, Associazione “Gea Salento”, Associazione “Teranga”, ARCI Lecce.

Il Festival Internazionale dei Popoli si svolge nel periodo che va dal 1 dicembre al 31 dicembre 2012, articolato in un ricco calendario di mostre, spettacoli musicali e di danza, incontri e dibattiti, workshop, cene interculturali itineranti nei più bei palazzi, teatri e  luoghi di aggregazione del Salento.

L’idea alla base del progetto intende evidenziare gli elementi di interculturalità e multiculturalità presenti nella tradizione folcloristica del Bacino del Mediterraneo attraverso la valorizzazione delle tradizioni culturali ed artistiche oltrepassano le frontiere continentali, proiettandosi idealmente verso la ricostruzione di un’identità culturale mediterranea, antirazzista, cosmopolita, aperta all’ingresso e alla valorizzazione di espressioni artistiche e culturali differenti.

Il fulcro della rassegna sarà quello l’incontro internazionale di gruppi di circa 45 giovani artisti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, a carattere non competitivo, con una trasposizione scenica delle culture rappresentative dei paesi coinvolti (attraverso performance di musica con strumenti tradizionali, danza, performance artistiche), al fine di migliorarne la reciproca conoscenza.  I paesi coinvolti:  Tunisia, Marocco, Libia,  Italia.

In esposizione presso le Manifatture Knos a Lecce le due mostre fotograficheLa rivoluzione dei Gelsomini”, a cura del CTS Lupiae Lecce e  Alì Belhouanne e “Confini invisibili. Il mare unisce i paesi che separa” di Maurizio Buttazzo.

La rivoluzione dei gelsomini” è uno tra i pochi reportage che racconta scene, protagonisti e avvenimenti della rivoluzione dei gelsomini, il momento del risveglio della dignità araba nel 2010 che, nata dopo che il ventiseienne  tunisino Bou’azizi si è dato fuoco, ha portato alla caduta del vecchio regime e di Ben Alì. In rassegna le immagini che raccontano le proteste e le sommosse popolari in numerose città della Tunisia, scattate dagli stessi protagonisti della rivoluzione: un punto di vista di eccezione, profondo, realistico, veritiero e crudo. Gli scatti esprimono l’urgenza della ricerca del dialogo che getta le fondamenta per la costruzione del ponte della fratellanza e dell’avvicinamento all’Europa, per un confronto culturale che porti allo sviluppo sociale.  Mentre il resto del mondo guarda e non è capace di prendere una posizione i protagonisti della rivoluzione, con un fiore tra le mani, costituiscono la più drammatica ondata di disordini sociali e politici degli ultimi anni ed hanno aperto la strada per la formazione di una nuova coscienza e di una nuova libertà.

“Confini Invisibili” è una raccolta di fotogrammi inediti che raccontano le migrazioni sulle coste salentine in varie epoche: dai primissimi sbarchi albanesi a bordo di zattere (Otranto,1990), all’esodo biblico della popolazione albanese sulle coste pugliesi (Brindisi, 1991), ai nuovi intensi flussi migratori dell’ultimo decennio (Gallipoli, 2002). Storie di speranza e di coraggio, di attese e di rabbia, di drammi e di delusioni, portate, ancora in questi giorni, da un mare che unisce e divide.”

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