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GASDOTTO E AMBIENTE -“FASE DELL’ASCOLTO DEL TERRITORIO E’ DECISIVA, MA SI METTA DA PARTE IL CAMPANILISMO”

Erio Congedo ha partecipato ieri all’incontro in Regione sulla Tap

 

Si è tenuta ieri alla Regione Puglia una riunione convocata dal presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna quale primo atto della fase di ascolto del territorio nella prospettiva della realizzazione dell’approdo Tap sul litorale adriatico salentino. Alla riunione hanno preso parte l’assessore Guglielmo Minervini, i capigruppo, i sindaci dei Comuni salentini interessati dal progetto e una rappresentanza dell’Anci.

“Il percorso di riflessione sulla Tap inaugurato ieri – ha commentato il vice presidente vicario del gruppo Pdl Erio Congedo – ha l’indubbia valenza del coinvolgimento del territorio in questa vicenda, che ha svariati profili di interesse. Le perplessità e lo scetticismo dei sindaci sono legittimi e lo saranno almeno sino a quando non verranno fornite motivazioni esaurienti sulla logica tecnica e scientifica della localizzazione e garanzie indubbie di natura ambientale e paesaggistica. Certo, siamo consapevoli che il Governo italiano e l’Ue considerano il gasdotto strategico per l’intera politica energetica nazionale e comunitaria, sia sul fronte della differenziazione delle fonti, sia su quello della riduzione dei costi.

Personalmente – continua – ritengo che questa fase di ascolto debba servire in definitiva a contemperare le esigenze tecniche, quelle che attengono all’ambiente e al paesaggio, ma anche la vocazione dei territori designati come possibile approdo. Peraltro, rispetto alla primissima fase di confronto sulla Tap, credo che ci sia adesso anche la maturità necessaria per scrostare il percorso dalla logica del campanile, alla quale invece sembrano ancora affezionati alcuni colleghi consiglieri di altre province. In questa vicenda, come in altre, non hanno alcuna utilità posizioni pregiudiziali tendenti a imporre le proprie ragioni e a non considerare quelle oggettive o quelle proprie di altri territori pugliesi, oppure a compromettere una linea unitaria a livello regionale. Ricordo, solo per fare un esempio, che una eventuale localizzazione a Cerano potrebbe aggiungere magari un ulteriore elemento di valutazione, come la riduzione delle pericolose emissioni della centrale a carbone”.  

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