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GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

IL 26 NOVEMBRE IN RETTORATO LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “IL SILENZIO DEGLI UOMINI” DI IAIA CAPUTO

In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’Osservatorio Donna dell’Università del Salento e l’Apmar hanno organizzato la presentazione del libro di Iaia Caputo “Il silenzio degli uomini” (Feltrinelli): appuntamento lunedì 26 novembre 2012 alle ore 18 nella sala conferenze del Rettorato (piazza Tancredi 7, Lecce).

Con la partecipazione dell’autrice, presenteranno il volume Anna Maria Rizzo ed Eugenio Imbriani dell’Università del Salento e la psicoterapeuta Laura Corvaglia. Coordinamento a cura di Antonella Celano, presidente dell’Apmar.

> Il libro

Gli uomini non parlano. Gli uomini non sanno parlare di sé. O forse non vogliono?

Dopo aver raccontato la femminilità moderna con Le donne non invecchiano mai, Iaia Caputo volge lo sguardo sui maschi. E scopre la sorprendente impassibilità con cui si esprimono i protagonisti delle violenze su figli, donne, “nemici”; indaga sulla progressiva devirilizzazione della figura maschile e sulla “riparazione” che la violenza costituisce in quell’universo infragilito; decodifica i gesti che hanno caratterizzato la politica e la sfera pubblica negli ultimi vent’anni, mettendone a fuoco l’arroganza, la volgarità e l’urgenza di costruire e denunciare un nemico; riflette sulle forme del de-siderio maschile, impastate di tracotanza, bisogno di accettazione, trasgressione e arcaicità, che de-bordano ormai su tutti i mass media, da un caso Marrazzo a uno Strauss Kahn – passando, eviden-temente, per il “ciarpame senza pudore” dell’era berlusconiana.

Iaia Caputo cita dalla cronaca, intervista, ascolta, analizza e giunge ad affondare questa materia nella prospettiva primitiva in cui tornano, improvvisamente e inaspettatamente attuali, i gesti di Medea, i figli di Crono assassinati, l’epica come valore e pericolo tutto maschile. Una tradizione antichissima che permette di far risaltare le contraddizioni della nostra società, in cui a un movimento di e-mancipazione femminile non ha corrisposto un parallelo cambiamento dell’identità maschile e delle sue manifestazioni, lasciando agli uomini di oggi la nostalgia di un’identità perduta e nessuna parola per esprimerla. Anche se forse essere maschi vuole dire, ancora oggi, credere nell’amicizia, lottare per ciò in cui si crede, amare profondamente, e parlare poco.

> L’autrice

Iaia Caputo è nata a Napoli (1960) e vive a Milano. È stata a lungo giornalista; ha collaborato con Il Mattino di Napoli, con la Rai, con Repubblica. Redattrice di Marie Claire per dieci anni, si è poi occupata di libri, come titolare della rubrica per Flair, e scrivendo per Il Diario, Il Mattino, e per D. di Repubblica.  Ha pubblicato diversi saggi, tra cui Mai devi dire, sul tema degli abusi sui minori in famiglia, Conversazioni di fine secolo, una raccolta di interviste a scrittrici italiane e straniere; Di cosa parlano le donne quando parlano d’amore, e il romanzo Dimmi ancora una parola (Guanda). Del settembre 2009 è il suo Le donne non invecchiano mai (Feltrinelli): un saggio sul tema del tempo e dell’esperienza di invecchiare, tra nuove libertà ed eterni stereotipi, alla quarta edizione.

Da alcuni anni svolge come libera professionista il lavoro di editor di narrativa italiana.

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