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Gli hacker russi “Cold River” hanno attaccato i siti nucleari statunitensi

Tre siti nucleari statunitensi sono stati presi di mira

Un team di hacker russi noto come “Cold River” ha preso di mira tre laboratori di ricerca nucleare negli Stati Uniti la scorsa estate, secondo i documenti visti da cinque esperti di crimine informatico. Tra agosto e settembre, quando Vladimir Putin ha avvertito che la Russia era pronta a usare armi nucleari per difendere il proprio territorio, gli hacker di “Cold River” hanno preso di mira i Brookhaven National Laboratories, situati nello Stato di New York, ad Argonne, Illinois e Lawrence Livermore, California. I registri di Internet mostrano che gli hacker hanno creato false pagine di accesso per ogni laboratorio e hanno inviato e-mail agli scienziati nucleari per ottenere le loro password. Gli esperti non sono stati in grado di determinare perché questi laboratori sono stati presi di mira e se gli attacchi informatici hanno avuto successo. Una portavoce del laboratorio di Brookhaven ha rifiutato di commentare. Lawrence Livermore non ha risposto a una richiesta di commento. Un portavoce del laboratorio di Argonne ha rivolto domande al Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, che ha rifiutato di commentare. “Cold River”, che ha intensificato i suoi attacchi contro gli alleati di Kiev dall’invasione russa dell’Ucraina, è apparso per la prima volta sui radar dei professionisti dell’intelligence dopo aver preso di mira il Foreign Office del Regno Unito nel 2016. Il gruppo di hacker russi, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato coinvolto in dozzine di hack di alto profilo negli ultimi anni, secondo diverse società di sicurezza informatica.

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