header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

I giovani protagonisti della tavola di San Giuseppe alla Fondazione Le Costantine

Un viaggio nelle tradizioni religiose e gastronomiche salentine  Casamassella, 18-19 marzo 2013

Si rinnova l’appuntamento con la tradizione alla Fondazione Le Costantine di Casamassella, un’oasi verde di 33 ettari nella frazione di Uggiano La Chiesa, a 3 chilometri da Otranto. Nei giorni 18 e 19 marzo 2013, nella Masseria “La Casa di Ora” sarà allestita la tavola di San Giuseppe, che vedrà protagonisti i giovani, che consumeranno i cibi preparati secondo un rituale preciso e molto antico.

È un rito in cui s’intrecciano sacro e profano e coincide con l’equinozio di primavera e gli antichi riti di purificazione agraria, che chiudevano l’inverno.

La preparazione dei cibi per le tavole di San Giuseppe avviene una settimana prima: s’impasta la farina per fare i “vermiceddhi”, si mettono a bagno i lampascioni e lo stoccafisso, si puliscono rape, cavoli e cavolfiori, si cucinano i ceci e si passano i fritti  nel miele; il 18 mattina si cucinano le verdure, lo stoccafisso, la pasta con il miele, il pesce e si friggono le pittole. Ogni gesto è scandito da fede e preghiere, come nei secoli passati, quando le tavole erano sì un tributo a San Giuseppe, ma anche un modo concreto di aiutare chi non sempre aveva un piatto assicurato e di riappacificarsi con parenti e vicini con cui non correva buon sangue: nessuno infatti poteva rifiutare se invitato come santo. Lunedì 18 sera, intorno alle 19, dopo la benedizione, c’è la possibilità di assaggiare in anteprima alcuni dei cibi preparati per il banchetto di San Giuseppe, come i vermicelli, i lampascioni e le pittule e di vedere l’esposizione di pregiati manufatti, realizzati a mano nel laboratorio della Tenuta, dove le tessitrici riprendono con maestria tecniche risalenti a centinaia di anni fa e realizzano con antichi telai borse e stole, tappeti, arazzi, coperte, asciugamani, tovaglie, runner e coloratissime sciarpe in cashmere.

Martedì 19 marzo, intorno a mezzogiorno, 13 giovani che raffigurano la Sacra Famiglia e i santi (S. Anna, S. Gioacchino, S. Elisabetta, ecc…), prenderanno parte al banchetto simbolico allestito presso la Fondazione: San Giuseppe dà inizio al pranzo e ne scandisce i tempi e l’alternarsi delle varie pietanze, intercalando le preghiere. I cibi sono tutti poveri: vermicelli con i ceci, pasta con miele e mollica di pane, rape bollite, lampascioni, pesce fritto, cavolfiori, stoccafisso in umido, fritti col miele e pani votivi

Nessun Commento

Sia i commenti che i trackback sono disabilitati.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Spiacente, i commenti sono chiusi.