Fin dal primo giorno in cui sono entrato in Consiglio Regionale mi beavo nell’ascoltare Vendola e autorevoli esponenti del Centro-sinistra afferenti ai partiti di IDV, DS e Margherita e poi PD, RC poi diventati SEL e Puglia per Vendola parlare dell’etica in politica, di questione morale, di politica per passione ecc.., ecc..

L’amministrazione comunale di centrosinistra di Valenzano è un esempio dell’etica in politica! Un consigliere comunale IDV ha in giunta due fratelli e un altro consigliere della maggioranza di centrosinistra ha in giunta il proprio genitore con il Sindaco PD che accetta tali designazioni, decreta le nomine e le giustifica poiché trattasi di soggetti portatori di consenso.

E’ nel loro DNA parlare bene e razzolare male, questo è il loro problema!

Abbiamo il dovere di mettere in guardia la collettività dal rischio di finire nelle grinfie di un gruppo politico che, secondo le definizioni delle dinamiche psico-sociologiche, potrebbe essere definito “gruppo predatorio”.

Per tornare al “caso Valenzano”, le giustificazioni del sindaco del PD Lampignani tendono ad accreditare le mie tesi; affermare come egli afferma che loro hanno il consenso significa subordinare il consenso collettivo al consenso di pochi decretando l’inizio della dittatura di un gruppo oligarchico a dispetto dei reali interessi legittimi della collettività rappresentata dall’intero consesso consiliare.

Gravi affermazioni che una persona libera da condizionamenti non avrebbe mai fatto in democrazia. Gravi per la credibilità della politica, gravi per l’idea che si dà ad un corpo elettorale- che si distanzia sempre più dalle Istituzioni per esempi di questo tipo- di come è vissuta la partecipazione. Gravi perché impongono o le dimissioni o la sfiducia o la rimozione da parte delle Istituzioni superiori e, se tutto ciò non è possibile, l’attenzione su tutto l’operato della Giunta.

A Vendola e ai rappresentanti autorevoli del Centro-sinistra chiedo di comprendere quale comportamento politico assumeranno in merito a tale situazione; non per partito preso ma semplicemente perché in ogni discorso che fanno non manca mai la parola “etica” ed è bello e formativo ascoltarla ma solo se alle parole seguono i fatti.