13 Mar 2015
Il commercio estero salentino chiude il 2014 con +6,2%
Buone notizie per l’export salentino che chiude il 2014 con un incremento delle esportazioni pari 6,2% e un incremento del 7% nel quarto trimestre dell’anno rispetto al terzo trimestre 2014, percentuali che fanno ben sperare in un incremento delle vendite estere per il 2015, in considerazione anche dei segnali positivi di alcuni indicatori economici che fanno presagire una ripresa economica dell’azienda Italia. Le imprese manifatturiere salentine hanno venduto all’esterno merci per oltre 436 milioni di euro e ne hanno acquistate per 262,6 milioni, conseguentemente il saldo della bilancia commerciale è attivo per 173,8 milioni.
L’incremento percentuale dell’export leccese è un buon risultato se si considera che la crescita a livello nazionale è stata del 2% e quella pugliese dell’1,9%. Le regioni che hanno contribuito maggiormente all’export nazionale sono state l’Emilia Romagna (+4,3%), la Lombardia (+1,4%), Veneto (+2,7%), Piemonte (+3,3%) e Marche (+7,5%). Tra le regioni che hanno influito negativamente spiccano le due isole maggiori: Sicilia (-13,9%) e Sardegna (-13,6%).
Tra le province pugliesi è Taranto che registra la variazione più elevata con + 24,7%, la provincia ionica incide per circa il 20% sull’export della regione, seguita da Lecce (+6,2%) che pesa per il 5,4%, analogamente alla Bat con un peso simile (5,8%)e una variazione pari a +4,4%. L’apporto di Brindisi alle esportazioni regionali è dell’ 11,2% con un incremento dell’export pari a +3,6%. Variazioni negative invece per Bari (-4,8%) e Foggia (-5,2%), che incidono sulle vendite estere della regione, rispettivamente, per il 48,6% e del 9,3%.
I settori dell’export della provincia di Lecce
Crescono (+12,2%), rispetto all’anno precedente in cui si era registrata una flessione (-19,1%), le esportazioni di macchinari che con i circa 177 milioni di fatturato costituiscono oltre il 40% dell’export salentino. Una piccola ripresa delle vendite all’estero anche dal settore dell’abbigliamento (+1,8%) che con 44,7 milioni di euro di vendite estere incide per il 10,2% sul commercio estero. Il calzaturiero registra un’ottima performance con un incremento delle esportazioni del 34,6% e un fatturato di oltre 36 milioni di euro; la vendita di bevande (vino) rappresenta, con un fatturato di circa 26 milioni, il 6% dell’export complessivo con un incremento realizzato nel 2014 pari al 14%. L’industria dei prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi con 30,5 milioni di fatturato estero rappresenta il 7% dell’export e registra un incremento del 2,2%. Fatturati esteri in flessione invece registrano l’export di prodotti agricoli (-33,6%) con 7,8 mln di euro, i prodotti alimentari (-12,9%) con 13 mln di vendite all’estero e i prodotti in metallo(– 2,5%) con un fatturato di 29 milioni di euro.
Le importazioni
Le imprese salentine hanno acquistato merci dall’estero per un valore di 262,6 milioni di euro con un incremento rispetto all’anno precedente del 6,2%. Le imprese del Salento acquistano dall’estero soprattutto prodotti alimentari che con gli oltre 47 milioni di beni importati rappresentano il 18% degli acquisti effettuati all’estero salentini, anche se nel 2014 c’è stata una flessione del 5,4%; l’11% dell’import è rappresentato dai prodotti agricoli per un valore di oltre 29 milioni di euro, le cui importazioni hanno subìto una lieve crescita del 2,3%. Circa il 13% delle importazioni sono rappresentati da articoli di abbigliamento (-3,6%) e calzature (+32,4%), per un volume d’affari complessivo di 33,6 milioni di euro. In crescita del 60% le importazioni di prodotti della metallurgia con oltre 19 milioni di merci importate e del 4,5% l’import di articoli in gomma e materie plastiche per un valore di circa 18 milioni di euro, in live flessioni (-2,3%) le importazioni di macchinari e apparecchiature per un valore di 22,6 mln.
I paesi
Nel 2014 le esportazioni verso i paesi asiatici sono aumentate del 10% per un volume d’affari di circa 40 milioni di euro, un decimo dei quali assorbiti da Hong Kong i cui acquisti (in particolare strumenti e apparecchi di misurazione per 2,9 mln) rispetto all’anno precedente sono aumentati del 129,4%; il secondo partner commerciale asiatico, anche se in calo rispetto al 2013 del 15,4%, è l’Arabia Saudita che ha acquistato merci per un valore di 7 mln (soprattutto macchine per impieghi speciali per 5,5 mln). I mercati europei assorbono il 66% dell’export salentino con un incremento del 9,3% e vendite per oltre 287 milioni di euro. Francia (47 mln), Svizzera (36,8 mln) e Germania(32 mln) sono i nostri migliori partners commerciali. Gli acquisti elvetici sono aumentati nel 2014 del 10,8%, mentre quelli francesi e tedeschi sono in calo, rispettivamente del 6,5% e 17,3%. La Francia acquista dalle nostre aziende soprattutto macchine per impieghi speciali per un valore di 12,6 mln di euro e armi e munizioni per 7,2. La Svizzera abbigliamento per 19,2 mln e vino per 5,8 mln., mentre la Germania macchine per impieghi speciali per 9,4 e vino per 4,8 mln di euro. Da sottolineare l’incremento esponenziale del 201% delle esportazioni verso il Regno Unito che ha acquistato merci per oltre 22 mln di euro (soprattutto macchine per impieghi speciali per 13,5 mln).
Stabili nel 2014 le vendite verso il continente africano che ha acquistato merci made in Salento per oltre 55 milioni, metà delle quali con destinazione Algeria (+5,2%), essenzialmente cemento, calce e gesso per 16,9 mln di euro. In lieve crescita (+2,9%) le esportazioni verso il continente americano, assorbite per il 75% (36 mln di euro) dagli Stati Uniti e dal Brasile per ulteriori 5 mln di euro, entrambi i paesi acquistano dalle imprese soprattutto macchine per impieghi speciali: gli Usa per un valore di 7 mln e il Brasile per 3,9 mln. Poco più di 6 milioni di euro l’export verso i paesi oceanici che rispetto al 2013 registra una flessione importante pari al 38%.