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Il Comune di Calimera alla Prima Marcia Nazionale degli Amministratori sotto tiro

Il Comune di Calimera partecipa alla Prima Marcia Nazionale degli Amministratori sotto tiro che si svolgerà venerdì 24 giugno, dalle ore 11.30, a Polistena (RC), con partenza da piazza Giuseppe Valarioti, organizzata da Avviso Pubblico, Associazione di enti locali e regionali per la formazione civile contro le mafie, con il patrocinio del Consiglio e della Giunta regionale della Calabria, dei Comuni di Polistena, Gioiosa Ionica e Marina di Gioiosa Ionica.

Sempre il 24 giugno, nel pomeriggio, a Gioiosa Jonica (RC), Avviso Pubblico presenterà il nuovo Rapporto “Amministratori Sotto Tiro”, con i dati relativi all’anno 2015.

L’evento, organizzato per la prima volta in Italia, vuole essere un segno tangibile e concreto di vicinanza ai tanti amministratori locali, oggetto di minacce e intimidazioni da parte della criminalità, organizzata e non. Avviso Pubblico ha scelto di organizzare la Marcia in Calabria perché nei primi cinque mesi dell’anno 2016 è stata la Regione più bersagliata, ma anche perché è una terra dove ci sono tanti amministratori che resistono, tanti esempi di buona politica, tanti giovani Sindaci impegnati in prima linea.

 

Il Comune di Calimera ha aderito all’Associazione nazionale Avviso Pubblico nel maggio scorso durante la settimana “Fatti Umani” dedicata alla legalità, ai temi della giustizia sociale e dei diritti civili. «La nostra amministrazione è stata inserita nel Rapporto “Amministratori Sotto Tiro” per le vicende del settembre 2015 – spiega Francesca De Vito, sindaca di Calimera. Da quel momento il proposito di aderire ad Avviso Pubblico, già presentato dalla nostra coalizione, è diventato un dovere per l’amministrazione. La marcia  di Polistena non è una sfilata di sindaci e sindache sotto tiro, è un modo per tracciare un percorso che fa della legalità non solo un’intenzione espressa, ma un codice di comportamento, con l’intento anche di creare una rete di municipi impegnati fattivamente nell’attuazione di azioni concrete. La Carta di Avviso pubblico che abbiamo adottato con la sottoscrizione all’associazione nazionale è un vero e proprio codice etico per la buona politica».

Nei primi 5 mesi di quest’anno sono stati 180 gli amministratori minacciati. Le regioni più colpite sono la Calabria, con il 27% degli episodi, la Sicilia, con il 20%, la Campania (18%), e a seguire la Puglia e la Sardegna; ma il fenomeno è presente in ben 15 regioni italiane: dalla Lombardia al Piemonte, dalla Liguria all’Emilia Romagna, dal Veneto al Lazio, passando poi per Abruzzo, Marche e Molise. Incendi, aggressioni fisiche, spari contro le abitazioni, utilizzo di ordigni: queste le principali tipologie di minacce ai danni degli amministratori locali, in particolare dei Sindaci. Più di un caso al giorno. «Dati agghiaccianti che parlano di un’emergenza che va affrontata con serietà su più livelli – continua Francesca De Vito: dal punto di vista politico, della sicurezza e della responsabilità civica. Occorre un apparato statale che offra maggiori garanzie agli amministratori locali, sempre più esposti nel contatto diretto, ma occorre anche investire buone risorse nella prevenzione, il che significa nella formazione di un welfare diffuso, di una cittadinanza attiva, critica, consapevole, capace di farsi carico delle fragilità dei singoli, promuovendole a risorse per la comunità. Occorre attivare tutti quegli anticorpi sociali che fanno breccia creando la linea di confine nella costruzione di comunità coese e solidali».

Alla marcia saranno presenti: Filippo Bubbico, Vice Ministro dell’Interno; Rosy Bindi, Presidente della Commissione parlamentare antimafia; Doris Lo Moro, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali, oltre a numerosissimi amministratori locali e tantissime associazioni.

“Amministratori sotto tiro” è un Rapporto che Avviso Pubblico redige dal 2011. Si tratta di un documento che presenta una cronologia di fatti di intimidazioni e minacce mafiose, criminali e violente nei confronti degli amministratori locali e del personale della Pubblica amministrazione, censiti attraverso la consultazione di fonti aperte, a partire dalla stampa, nazionale e locale

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