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IL PREFETTO INTERVENGA A RISTABILIRE IL RISPETTO DELLE REGOLE DEMOCRATICHE A PATU’

Nella fase finale della campagna elettorale, l’Amministrazione Comunale di Patu’ forza le regole elettorali tentando di fuorviare i cittadini.

Proprio nelle stesse ore in cui il PD nazionale si erge a difensore dell’etica politica tacciando di scorrettezza Silvio Berlusconi per la lettera agli italiani, le propaggini locali del medesimo partito, a Patù, fanno stranne delle regole democratiche.

Infatti, sottoscrivendo la missiva di partito con il titolo di “Sindaco di Patù” e di “Vice Sindaco”, i due esponenti politici locali utilizzano strumentalmente e contro qualsivoglia norma, il proprio ruolo istituzionale facendo veicolare il messaggio che è addirittura il Comune ad invitare i cittadini al voto per una parte politica.

C’è da rilevare come il Sindaco di Patù non è nuovo a questo tipo di iniziative, già nella campagna referendaria del 2011, l’Amministrazione comunale, con tanto di manifesti istituzionali, invitava la popolazione a votare in un certo modo.

Vorremo che gli amministratori di Patù fossero presenti quotidianamente per affrontare le problematiche del paese e auspicheremmo che il peso della carica istituzionale venisse fatto valere nei tavoli in cui si decide il futuro della nostra comunità, ma invece ci troviamo dinanzi a chi è capace di uscire dalla stanza dei bottoni solo nei periodi pre-elettorali e di sbandierare il proprio ruolo pubblico come un feticcio utile esclusivamente a turlupinare gli elettori.

Il rispetto istituzionale, la correttezza politica, l’ossequio verso l’istituzionale comunale da intendersi come casa di tutti, non possono essere spazzati via con un tratto di penna da parte di chi si arroga il diritto di non dover dar conto a niente e nessuno.

Di tutto ciò abbiamo provveduto ad informare il Prefetto di Lecce perché assuma tutti i provvedimenti necessari affinché venga ripristinato lo stato di diritto.

Riaffermiamo il rispetto delle regole e riportiamo nel 2013 chi ritiene di essersi fermato ad una concezione feudale della politica e del rapporto con i cittadini.

Ci hanno insegnato che la buona fede dei cittadini e la correttezza della vita democratica valgono più di una carriera politica, ma, purtroppo, ognuno ha i maestri che si merita.

Avv. Stefano Cagnazzo

Avv. Maria Luisa Cucinelli

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