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Il ritorno del lupo in Salento dopo un secolo d’assenza

Il Parco Naturale Regionale Costa Otranto Santa Maria di Leuca bosco di Tricase COMUNICA i risultati di uno studio preliminare su animali selvatici o randagi potenzialmente dannosi per le colture e l’allevamento nell’area protetta, sollecitato  nel 2016. Le indagini scientifiche, hanno portato a documentare anche attraverso rilievi fotografici la ricomparsa del  lupo, Canis lupus Linnaeus, 1758 (Mammalia Canidae), nella penisola Salentina. Gli esiti risultano in linea con un trend generale che vede una ricolonizzazione in corso da parte di questa specie, in  tutto il Sud Italia. 

Gli studi sono stati condotti dal faunista Giacomo Marzano e dai ricercatori Francesca Crispino , Michela Rugge e Giacomo Gervasio. Le immagini delle fotocamere installate hanno registrato la presenza di almeno un cucciolo di un anno e due individui adulti, di cui uno maschio. Questo attesta la presenza stabile della specie nella zona. Le nuove scoperte estendono la gamma di distribuzione della specie in Puglia, che si spinge a circa100 km più a sud, facendo di quest’area l’estremo limite orientale italiano delle popolazionidi lupi.

L’Ente Parco , già operativo nel monitorare l’evoluzione di questa importante scoperta ,  si sta attivando  per portare avanti progetti che mantengano l’equilibrio dell’ecosistema nonché la  tutela dei locali allevatori.  “Di fondamentale importanza – spiega il biologo del Parco , dott. F. Minonne– sarà lo studio comportamentale di questa specie per la migliore comprensione delle abitudini alimentari nei nostri ecosistemi. Circa la salvaguardia e la tutela del bestiame  contro eventuali aggressioni – continua Minonne-,   il Parco offre il supporto tecnico necessario per la migliore convivenza possibile e per capire se derivino effettivamente dal lupo o, come in questi anni è accaduto, da branchi di cani randagi. Invitiamo per questo le comunità a segnalare sospetti avvistamenti nell’area Parco”  Tutte  le informazioni necessarie potranno essere quindi  reperite presso la sede del Parco Otranto Leuca nel Castello Spinola Caracciolo in Andrano (tel 0836/925049).

Per quanto riguarda la presenza del lupo in Puglia, i dati ufficiali aggiornati al 2016 (Gaudiano et al., 2016) indicano che la specie è distribuita per circa il 30% del territorio regionale, inclusa tutta la parte nord-occidentale, l’altopiano delle Murge e le gole dell’arco ionico; i dati mostrano anche la presenza di nuclei familiari nell’area del Parco Nazionale del Gargano e dell’Alta Murgia. La presenza del lupo in Salento invece non si registrava da oltre 100 anni;  oggi l’identificazione di un branco riproduttivo indica invece un certo grado di stabilità territoriale della specie nella zona del sud Salento.

“Oltre ad essere parte delcontesto più ampio delle dinamiche di distribuzione del lupo in Italia, questa scoperta è particolarmente importante alla luce della marginalità territoriale del Salento rispetto al range di distribuzione noto e conferma la presenza della specie anche in aree considerate non ecologicamente ideali” afferma lo studio del dott. G. Marzano. “Il fenomeno può essere attribuito alla naturale espansione della popolazione,che negli ultimi anni ha ricolonizzato il centro e le zone di bassa collina e si è persino mosso vicino a grandi città e in aree recentemente considerate non particolarmente adatte. Nel Salento, il contesto ambientale degli avvistamenti e della potenziale connessione con popolazioni stabili nel resto della Puglia, sono pesantemente influenzato dalle attività umane. La ricolonizzazione in corso del  lupo è ulteriormente alimentata dalla scarsità di risorse naturali nella zona a sud di Lecce”. Sarà necessario in questo stadio di approfondimento determinare anche il  grado di purezza genetica  degli animali.

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