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««Il volontariato è libero. E sta sempre dalla parte della legalità, dei più deboli, della trasparenza»

Luigi Russo interviene sulla proposta di denaro da parte dell’azienda del gas, ricevuta da un’OdV calimerese

«Una pioggia di soldi sulle associazioni salentine? Una pioggia di soldi distribuiti con criteri “privati” e non trasparenti? Allora noi vogliamo vederci chiaro. Perché l’intensità del bisogno e la necessità di supporto non si misura dalla simpatia e dalle raccomandazioni». Commenta così Luigi Russo, presidente del CSV Salento e rappresentante del Forum Terzo Settore Lecce la notizia dell’associazione Nuove Speranze di Calimera che nei giorni scorsi è stata avvicinata da un emissario dell’azienda TAP con la proposta di un contributo a fondo perduto di 40mila euro per realizzare i sogni nel cassetto.
«Vista dall’esterno questa operazione è formalmente legittima: un’azienda “benefattrice” intercetta, sul territorio nel quale si augura di impiantare la sua attività, piccole associazioni, cui riserva un benefit di qualche decina di migliaia di euro. Ma ci sono due osservazioni che non devono sfuggire: la prima, perchè un’azienda di queste proporzioni ha bisogno di elargire a destra e a manca beneficenza? Poi c’è la questione delle modalità: perché, come sembra, si serve di emissari, più o meno notabili di paese, che silenziosamente e con la richiesta di non svelare identità, entità dell’importo e provenienza, agganciano le piccole realtà del territorio?  Le piccole associazioni meritano rispetto, perché sono anche quelle vere che ogni giorno, come fa l’associazione Nuove Speranze di Calimera con coraggio, senso altissimo di umanità e dignità, rimettendoci di tasca propria, ma con la testa sempre alta, di fronte ai diritti, combattono per costruire un mondo migliore. Con la libertà di chi sa di essere nel giusto e di spendersi per il bene comune. Difficile che una grossa azienda internazionale lo capisca, perché è abituata a trattare con i poteri forti e le banche, ma il messaggio questa volta è arrivato forte e chiaro».

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