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In libreria dall’8 aprile Ablativo assoluto, la nuova raccolta poetica di Roberto Carifi, AnimaMundi Edizioni

Il libro inaugura la collana “Cantus firmus” diretta da Franca Mancinelli e Rossana Abis

Un dono di raccoglimento di fronte all’esperienza dell’incertezza e della perdita

La casa editrice AnimaMundi è orgogliosa di presentare Ablativo assoluto, il nuovo libro di poesie di Roberto Carifi, poeta, filosofo, critico letterario, traduttore di  Rilke, Trakl, Bataille, Flaubert, Weil.

La raccolta, a cura di Domenico Pelini con la postfazione di Benedetta Silj, inaugura “Cantus firmus”, la nuova collana di AnimaMundi dedicata alla scrittura poetica, diretta da Franca Mancinelli e Rossana Abis.

In questo tempo messo alla prova dalla pandemia, Ablativo assoluto giunge come un dono di raccoglimento di fronte all’esperienza dell’incertezza e della perdita. Carifi, la cui biografia personale viene precocemente segnata dalla malattia che lo colpisce nel 2004, è in grado di tracciare, in contrappunto magistrale, i paesaggi della fiducia e della mitezza, nutriti dalla devozione poetica al pari delle ricerche e scritture filosofiche, dell’approfondimento e della pratica della psicanalisi, dello studio della mistica cristiana, del pensiero orientale e del buddhismo.

Ambiti di ricerca poliedrici che convergono, tuttavia, in un «movimento di relativizzazione dell’io» – come lo definisce Benedetta Silj nella postfazione del libro – che agisce come un «altare di decentramento, medicazione e sutura».

Dalla postfazione di Benedetta Silj

«Sappiamo di varcare, con Ablativo assoluto, una delle soglie più desolate ed esigenti dell’opera di Roberto Carifi. Settanta celle scavate nel linguaggio, “rovina dichiarata a bassa voce”, raccolta concava di “marmata preghiera”, i versi si offrono qui salati, scarni, deposti. E percepiamo il clima, a un tempo gelido e rovente, implicato dal taglio della parola, dall’ incandescenza del trauma e da una resa lampeggiante alla corporeità della preghiera».

(…)

«Della figura grammaticale dell’ablativo assoluto che dà il titolo alla raccolta potremmo forse dire, allora, che essa corrisponde simbolicamente ad una marcatura della provenienza, a ciò che – nell’ereditare la vita e nell’anelito a reinventarla – permane sintomo febbrile, residuo inaggirabile del trauma delle origini».

Dalla raccolta

Deponi il mio tu

come un corpo invisibile

la via delle nevi

che si illumina,

fiori, verdeggiare del bosco

i miei occhi si sciolgono

al perdono.

*

Non hanno pace i volti dei bambini

disse un tempo dal suo esilio

la riva destra dove il fiume scende

rammenti, una madre in fondo a un letto

d’ospedale, con la mascherina,

ed il dottore vicino a me che mi diceva

finita, finita, finita.

*

Sarò compassione e ritorno

lasciate che le nevi

rompano le mie viscere

e mi penetrino a metà,

la terra entrerà in cielo.

L’autore

Roberto Carifi (Pistoia 1948) è poeta, traduttore, critico letterario e scrittore. È riconosciuto come uno dei maggiori autori italiani contemporanei per l’originalità e per la vastità della sua opera poetica, per i raffinati scritti filosofici e per le traduzioni di Rilke, Trakl, Bataille, Flaubert, Weil (per citare soltanto le più note).

Dopo la laurea in Filosofia all’Università di Firenze segue nei tre anni successivi le lezioni di Jacques Lacan, presso l’École Freudienne di Parigi. Nella sua riflessione filosofica e nella produzione autoriale si inseriscono, così, il pensiero di Heidegger e Nietzsche, l’esperienza della psicoanalisi e l’incontro con Deleuze. Allievo di Piero Bigongiari esponente dell’ermetismo fiorentino, Carifi nutre al contempo la sua ricerca poetica attraverso la frequentazione e il confronto con molti autorevoli poeti contemporanei.

Nel 2004 è colto da un ictus. Risponde alla grave malattia immergendosi nel buddhismo, dimensione contemplativa già incontrata e coltivata negli anni precedenti e penetrata intimamente nella sua ricerca etica ed estetica.

Tra le numerose raccolte di poesia pubblicate, Obbedienza (Crocetti, 1986), Amore d’autunno (Guanda, 1998), Madre (Le Lettere, 2011), Il gelo e la luce (Raffaelli, 2015) e Amorosa sempre (La nave di Teseo, 2018).

Il curatore

Domenico Pelini presta la sua voce alla poesia di molti poeti di tutti i tempi e luoghi, interpretando i versi in maniera del tutto personale e intensa in reading di poesia, anche in rete.

La postfatrice

Benedetta Silj (Roma, 1961) è filosofa analista SABOF (Società di Analisi Biografica a Orientamento filosofico) e socia ricercatrice dell’Arpa (Associazione di Ricerca in Psicologia Analitica). Da molti anni si occupa di pratiche filosofiche e di psicoanalisi applicata

al sociale. Ha pubblicato diversi articoli sulla Rivista Italiana di Psicologia Analitica e, nel 2015, il libro La pace non è un argomento (IPOC). Collabora con l’associazione “Philo” di Milano e come analista filosofa lavora privatamente a Roma.

La collana di poesia Cantus firmus

Ablativo assoluto di Roberto Carifi inaugura “Cantus Firmus”, la nuova collana di poesia di AnimaMundi Edizioni a cura di Franca Mancinelli e Rossana Abis.

Dalla presentazione della collana:

«Esistono parole come sorgenti, l’estuario ne riporta la grazia iniziale, in un ritmo circolare di andata e ritorno che ripete il ciclo d’ogni cosa, quel «procedere di inizio in inizio per degli inizi che non avranno mai fine» di San Gregorio di Nissa. Così è il cantus firmus, la melodia preesistente che, nella musica polifonica, funge da base al gioco contrappuntistico delle voci. Come una nota dominante, il cantus firmus della poesia abita tutte le cose del creato. Per poterlo scorgere c’è bisogno di uno sguardo che in filigrana riesca a vedere le trame nascoste. Allora il verso si fa bussola di un luogo e di un tempo che hanno sconfitto la storia, promessa di una unità senza separazione, di un ritmo che si offre come parola di comunione, condivisa preghiera».

AnimaMundi Edizioni

AnimaMundi nasce nel 2002 come casa editrice ed etichetta discografica, a cui si affianca una piccola e tenace libreria affacciata sul mare Adriatico nel cuore di Otranto. Sin dagli esordi dimostra una forte vocazione verso la dimensione del sacro, e della cura intesa non tanto in senso strettamente medico, ma piuttosto poetico. Cerca di dare voce all’anima del mondo attraverso la voce dei poeti e la proposta di letteratura e musica riguardante le tradizioni popolari di vari luoghi partendo dal Salento. Dal 2012 traduce le opere dello scrittore francese Christian Bobin, di cui ad oggi ha pubblicato dodici volumi divenendo la principale casa editrice in Italia a divulgare la sua opera. 

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