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Introna: “irraggiungibile Mennea tutto rabbia e voglia di riscatto”

“La Puglia è in lutto”. Tutta la puglia sportiva “piange Pietro Mennea e si inchina alla memoria di un grande pugliese”. Appresa la notizia, il presidente del Consiglio regionale ha tenuto a rappresentare il “sincero dolore personale e dell’intera Assemblea consiliare per una perdita che ci rende tutti più poveri”.
Mennea si è spento a Roma, per un male incurabile che lo affliggeva da tempo. Aveva 61 anni. Era nato a Barletta il 28 giugno del 1952 e “dopo pochi anni, con la sua corsa rabbiosa, nervosa e veloce come il vento, era nata una stella”.
“Pietro Mennea era il risultato di una grandissima applicazione, delle metodiche innovative di allenamento del prof. Vittori ed è diventato campione in una terra priva di impianti, superando qualsiasi ostacolo. Mennea era talento e volontà, volontà e talento”, sottolinea Introna.
“Pietro volava sulle piste, sembrava più piccolo del suo metro e 80 cm, e nei teleschermi in bianconero e nelle prime immagini a colori appariva serio, compreso del suo valore, scuro. Un ragazzo del Sud, tutto forza, determinazione, rabbia, voglia di riscatto, con l’ambizione di rompere le catene”.
“Tutti ricordiamo la sua gara alle Olimpiadi di Mosca nel 1980: oro nei 200 metri piani ed è leggendaria la corsa che gli valse a Città del Messico nel 1979 il record sempre nei 200 (20”19), un primato mondiale che ha resistito per ben 17 anni, fino al 1996”.
Ha preso parte a cinque Olimpiadi. È stato azzurro in più di 50 convocazioni e 16 volte campione italiano. “Resterà indimenticabile, forse irraggiungibile” conclude il presidente Introna.

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