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Iurlaro a Ferrarese: “cosa intende fare in attesa dell’estinzione della Provincia?”

“Raccolgo l’invito del presidente della provincia di Brindisi Massimo Ferrarese, che ringrazio, e assicuro, sin da ora, la mia presenza all’incontro fissato per il prossimo mercoledì. Ma, allo stesso tempo, respingo con forza al mittente le critiche lanciate ai consiglieri regionali circa un presunto silenzio in seguito alla cancellazione della provincia di Brindisi.
Vorrei ricordare al presidente come, personalmente, abbia espresso più volte, nelle dovute sedi, le mie perplessità circa il brutale ‘modus operandi’ scaturito dal decreto legge del 6 luglio.
Allo stesso tempo, con coerenza, ho ripetuto più volte, anche in tempi non sospetti, come le province, a mio parere, dovessero essere abolite in toto.
A questo disegno, per un tempo universalmente condiviso e poi mutato dal governo Monti con i risultati discriminatori che tutti conosciamo, avevo anche proposto un’alternativa.
Ovvero il rafforzamento dei comuni e la nascita di regioni più piccole, al fine di salvaguardare gli interessi dei cittadini e del territorio, con l’attuale territorio provinciale pronto a rivendicare il suo essere capoluogo.
L’unica idea proposta in tal senso, fino a questo momento, mi risulta essere quella del Movimento Regione Salento, da me stesso spalleggiato nelle giuste occasioni e da lei stesso, caro presidente, affrontato con superficialità e scarsa chiarezza.
Ad oggi, dopo le numerose interviste rilasciate sull’argomento, non mi è ancora ben chiara la sua posizione. Così come devono essermi sfuggite, evidentemente, le iniziative intraprese da lei e dalla sua giunta in seguito alla cancellazione dell’ente che rappresentate.
Probabilmente, complice il periodo estivo, da parte mia e da parte dei miei colleghi in Consiglio regionale, qualche mancanza in termini di comunicazione, sull’argomento in esame, può anche esserci stata.
Ma trovo francamente discutibile che la ‘reprimenda’ arrivi da chi, proprio per il ruolo istituzionale che ricopre, sia rimasto ad aspettare, solo soletto in ufficio, che sulla sua scrivania giungessero proposte e idee. Un’immagine che, francamente, non le rende onore. Da parte di chi, in questi anni, ha impiegato gran parte del suo tempo a millantare gli incredibili successi conseguiti da parte del governo provinciale, mi sarei onestamente aspettato una difesa dello stesso ben più feroce e ben più convincente.
In attesa dell’estinzione della provincia di Brindisi, programmata come le sue dimissioni, mi aspetto che mercoledì lei possa renderci edotti circa la corretta strategia da intraprendere per salvaguardare gli interessi del territorio, piuttosto che limitarsi ad ascoltare le posizioni altrui.
Convocare tavoli, confronti e discussioni non può certo far venire meno il sacrosanto diritto di esprimere una posizione chiara e perentoria su una situazione talmente delicata che, me lo consenta, almeno questa volta non può essere certo risolta con la creazione di una rotatoria”./

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