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La CNA punta a un lavoro sinergico per garantire serenità a ragazzi e famiglie

Venerdì 19 novembre nella sede della CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e PMI – sezione di Bari si è svolta la conferenza stampa indetta dalla CNA – Assoperatori locali da ballo per presentare delle richieste al Governo a seguito dei surreali episodi accaduti nelle scorse settimane.

Presenti a questo momento c’erano il presidente dell’Assoperatori locali da ballo del CNA, Pasquale Dioguardi,  una delegazione di gestori di locali, tra cui Roberto Maggialetti del DF di Bisceglie e la vice segretaria del CNA di Bari Antonella Gernone.

Oggigiorno, a seguito dei fatti di cronaca accaduti a Barletta, Bisceglie e Modugno – ha spiegato Dioguardi – ci rendiamo maggiormente conto di quanto sia fondamentale tutelare gli utenti dei nostri locali, le loro famiglie e anche i gestori stessi. Per fare questo abbiamo bisogno del supporto delle forze dell’ordine e dei politici per introdurre supporti utili al sereno svolgimento degli eventi”.

Tra le principali attività da portare avanti in sinergia con le autorità viene chiesta una riflessione sull’articolo 100 TULPS, che istituisce la responsabilità oggettiva del titolare del locale, l’introduzione del daspo e l’utilizzo del metal detector all’ingresso delle strutture. La CNA con l’Assoperatori locali da ballo, attraverso un lavoro corale, punterà a farlo ponendo in prima linea la sicurezza collettiva, attraverso una sinergia tra operatori del settore e Istituzioni.

Abbiamo la necessità assoluta di una mano da parte delle autorità e delle Istituzioni – ha dichiarato Roberto Maggialetti – perché da soli non riusciamo ad affrontare questo periodo epocale per il settore del divertimento. Noi certamente implementeremo i controlli, ma servono maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine all’esterno dei nostri locali per contrastare questo fenomeno di micro delinquenza che sta dilagando”.

L’impegno della CNA, con l’Assoperatori locali da ballo, sarà dunque dialogare con le Istituzioni, dal Prefetto alla Polizia municipale, per riuscire a sviluppare dei piani di sicurezza che possa garantire alla collettività la sicurezza necessaria a frequentare con serenità i locali dell’intrattenimento.

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