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La “ritirata” dalla Puglia dei grandi gruppi bancari e l’“avanzata” degli istituti Popolari e di Credito cooperativo

La crisi ridisegna la «mappa» regionale di filiali e sportelli

Bari, 22/03/2013 – La crisi ridisegna la «mappa» regionale degli sportelli bancari. In Puglia ce ne sono ben 1.400, di cui 983 fanno capo a grandi gruppi bancari S.p.A. (acronimo di società per azioni), 300 appartengono a banche popolari e 116 ad istituti di credito cooperativo (Bcc).

Dopo un trend in continua crescita che ha raggiunto il picco più alto alla fine del 2008, quando le filiali raggiunsero quota 1.462, si registra una rapida e costante flessione. A rivelarlo è il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia.

In particolare, negli ultimi tre anni, sono state chiuse 62 agenzie (tornando ai livelli del primo trimestre 2007). Apparentemente sembra una cifra di poco conto, ma è destinata a salire notevolmente nei prossimi mesi.

I piani di razionalizzazione dei grandi gruppi bancari, infatti, prevedono la soppressione di filiali, la cessione di interi asset, l’esternalizzazione dei servizi di back-office, cioè di quel ramo di azienda che si occupa di produzione e gestione, affari generali e personale.

La necessità sempre più stringente di tagliare i costi operativi spingono molte banche a rivedere la propria “rete” di filiali, ridimensionando la propria presenza sul territorio.

In Puglia, i Comuni che dispongono di almeno uno sportello sono 225, di cui40 in provincia di Bari,10 a Barletta-Andria-Trani,20 a Brindisi,48 a Foggia,80 a Lecce e27 a Taranto.

Analizzandone le categorie, continua a crescere il «peso» degli istituti popolari e di credito cooperativo (Bcc). Alla fine del 2008, si contavano 289 Popolari e 99 Bcc. Oggi, sono rispettivamente 300 e 116. Sono state aperte, dunque, 27 nuove agenzie.

Un dato in netta controtendenza con i grandi gruppi bancari che, nello stesso periodo, registrano un saldo negativo di 89 unità.

Mentre cala la quota delle società per azioni (dal 73,3 per cento al 70,2), cresce quella delle popolari (dal 19,8 al 21,4) e quella degli istituti di credito cooperativo (dal 6,8 all’8,3). A conferma della maggiore «vitalità» di queste ultime che rappresentano il 30 per cento circa delle rete bancaria, contro il 26,5 della fine del 2008.

«Le banche di credito cooperativo, in particolare, sono banche “locali” – spiega il presidente di Confartigianato Imprese Puglia, Francesco Sgherza – ovvero sono banche “del territorio” (i soci vivono nello stesso contesto in cui opera la banca); “per il territorio” (il risparmio raccolto sostiene e finanzia lo sviluppo dell’economia reale); “nel territorio” (c’è un forte rapporto di reciprocità). Pertanto, uno dei punti di forza delle Bcc è sicuramente il coinvolgimento attivo e concreto nella comunità in cui operano. Le Bcc – aggiunge il presidente Sgherza – si caratterizzano, principalmente, per la cooperazione e per la mutualità tra soci».

Per il presidente, «le Bcc si sono rese protagoniste di numerose iniziative a favore del proprio territorio. Il loro impegno è quello di tradurre l’obiettivo del perseguimento di un interesse reciproco in esperienze concrete. In questa ottica vanno lette le tante esperienze realizzate a sostegno di soci, clienti, imprese, famiglie, associazioni, che vivono e operano nel territorio di riferimento delle Bcc».

 

Piani di razionalizzazione in Italia 

Il Monte dei Paschi di Siena è l’istituti italiano più interessato dai processi di razionalizzazione. A causa dell’acuirsi della recessione e dei «buchi» in bilancio, deve attuare un massiccio piano industriale che consiste nell’esternalizzazione dei servizi di back-office e nella chiusura di centinaia di agenzie. Ma non è il solo.

Entro il 2015, un po’ ovunque in tutta Italia, chiuderanno circa duemila filiali. Questa la lista parziale: quasi mille della rete di Intesa San Paolo, 200 per UniCredit, 140 nel gruppo Banco popolare, 44 nel gruppo Ubi, 30 per la Popolare di Milano, 25 per la Popolare dell’Emilia Romagna e 13 per la Popolare di Bari. Tutte chiusure già annunciate a mercato, clienti e dipendenti. La cifra, già così impressionate, potrebbe crescere ancora.

Per non parlare, poi, di Poste Italiane che, da tempo, ha comunicato la chiusura di 1.156 uffici e la razionalizzazione (in termini di orari di apertura e di servizi) di altri 638. Su una rete nazionale di 13.945 uffici postali ne verrebbero chiusi l’8,3 per cento e razionalizzati il 4,6 per cento per un totale che sfiora il 13 per cento, ossia uno ogni otto. Uffici nei quali è operativo il servizio Banco Posta, che offre al pubblico servizi finanziari e assicurativi. Non è detto, però, che nuovi operatori bancari non possano aprire nuove filiali. Quel che è certo è che la recessione sta comportando pesanti ripercussioni su tutto il sistema bancario e i relativi piani industriali sono da lacrime e sangue.

Analisi nelle sei province pugliesi 

Bari. Conta 502 sportelli in città e provincia, di cui 342 appartenenti a grandi gruppi bancari S.p.A.,105 a Popolari,54 a istituti di Credito cooperativo e una filiale estera.

Barletta-Andria-Trani (Bat). Ci sono 123 agenzie, di cui 91 di proprietà di grandi gruppi bancari S.p.A., 25 di Popolari e 7 di Credito cooperativo.

Brindisi. Esistono 121 filiali, di cui 83 appartenenti a grandi gruppi bancari S.p.A.,27 a Popolari e11 a istituti di Credito cooperativo.

Foggia. Conta 221 sportelli, di cui 151 di proprietà di grandi gruppi bancari S.p.A., 61 di Popolari e 9 di Credito cooperativo.

Lecce. Ci sono 258 agenzie, di cui 188 di proprietà di grandi gruppi bancari S.p.A., 59 di Popolari e 11 di Credito cooperativo.

Taranto. Esistono 175 filiali, di cui 128 di proprietà di grandi gruppi bancari S.p.A., 23 di Popolari e 24 di Credito cooperativo. 

Glossario

  • Differenza fra istituto “Popolare” e di “Credito cooperativo”:- La differenza è sul piano funzionale. Mentre le Bcc hanno una forte connotazione mutualistica (“esercitano il credito prevalentemente a favore dei soci”, articolo 28, comma 1 del Testo unico bancario), le Popolari sono più “elastiche”, in quanto possono svincolarsi da una gestione improntata alla mutualità per agire alla stregua di una vera e propria società ordinaria (lucrativa), non essendo la (prevalente) gestione nei confronti dei soci espressamente imposta loro dalla normativa.
  • Multi-canalità:- Possibilità di effettuare operazioni bancarie e finanziarie 24 ore su 24 con differenti canali dello stesso gruppo creditizio: sportello, banca telefonica, web banking (internet).

    TABELLE RIEPILOGATIVE

     

     

    Provincia

    Sportelli

    Sportelli

    Sportelli

    Sportelli

    Totale

     

    banche

    banche

    Credito

    filiali estere

     

     

    S.p.A.

    Popolari

    cooperativo

     

     

    Bari

    342

    105

    54

    1

    502

    Barletta (Bat)

    91

    25

    7

    123

    Brindisi

    83

    27

    11

    121

    Foggia

    151

    61

    9

    221

    Lecce

    188

    59

    11

    258

    Taranto

    128

    23

    24

    175

     

     

     

     

     

     

    Puglia

    983

    300

    116

    1

    1.400

    fonte: Centro Studi Confartigianato Imprese Puglia

     

     

     

    Quote  % in Puglia

    2008

    2012

    Sportelli banche S.p.A.

    73,3%

    70,2%

    Sportelli banche Popolari

    19,8%

    21,4%

    Sportelli banche di Credito cooperativo

    6,8%

    8,3%

    fonte: Centro Studi Confartigianato Imprese Puglia

     

     

    data

    Sportelli

    Sportelli

    Sportelli

    Sportelli

    Sportelli

    Totale

     

    Banche

    Banche

    Credito

    Filiali

    Istituti centrali

     

     

    S.p.A.

    Popolari

    cooperativo

    estere

    di ri-finanziamento

     

    30/09/2012

    983

    300

    116

    1

    1.400

    31/12/2011

    1.011

    299

    114

    1

    1.425

    31/12/2010

    1.010

    289

    110

    1

    1.410

    31/12/2009

    1.044

    289

    103

    1

    1.437

    31/12/2008

    1.072

    289

    99

    2

    1.462

    31/12/2007

    1.046

    281

    96

    2

    1.425

    31/03/2007

    1.035

    269

    94

    2

    1.400

    31/12/2006

    1.033

    267

    94

    2

    1.396

    31/12/2005

    1.019

    264

    88

    1

    1.372

    31/12/2004

    1.006

    260

    88

    1

    1

    1.356

    31/12/2003

    1.002

    244

    84

    1

    1

    1.332

    31/12/2002

    997

    234

    77

    2

    1

    1.311

    31/12/2001

    898

    303

    73

    1

    1

    1.276

    31/12/2000

    920

    235

    69

    1

    1

    1.226

    fonte: Centro Studi Confartigianato Imprese Puglia

     

     

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