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“Lavoratrici”: un progetto della Consigliera di Parità della Provincia di Lecce

21-27 ottobre 2012

Ammirato Culture House – via di Pettorano, 3 – Lecce

Lavoratrici”: un progetto della Consigliera di Parità della Provincia di Lecce 

realizzato in collaborazione con Nasca Teatri di Terra e Ammirato Culture House
Come faccio a conciliare lavoro e famiglia? Mi sento in colpa, rischio di trascurare i miei figli e il mio ruolo di madre per inseguire un avanzamento di carriera. Ogni giorno devo dimostrare quello che valgo, è come ricominciare da capo. A parità di professionalità guadagno molto meno degli uomini. Quando si parla di quote rosa in politica, nei Cda, quando si decide sui ruoli di responsabilità, e ci sono di mezzo delle donne, spunta sempre la parola competenza. Se ho una bella presenza, per qualsiasi lavoro mi propongo, ho sempre il dubbio che mi scelgano per le mie misure e non per la mia preparazione. Fortunata poi se non ci provano platealmente. Se sono brutta ho meno possibilità di trovare lavoro

Da domenica 21 a sabato 27 ottobre, a Lecce, in casa ‘Ammirato’, in via di Pettorano n.3, un gruppo di donne lavoratrici, madri, mogli, compagne si incontrerà in residenza per mettere in scena una pagina di vita vera.

Il progetto, diretto dall’attore e regista Ippolito Chiarello (che da anni, ormai, muove la sua ricerca teatrale intorno ai temi del mondo femminile, pensiamo al progetto MA-DONNE), e fortemente voluto dalla consigliera di parità della Provincia di Lecce Alessia Ferreri, si chiama “Lavoratrici” e vuole indagare le difficoltà di una vita tutta al femminile, fotografare una condizione con la lente del genere in modo realistico, con l’autenticità di storie senza filtri che si ripetono e si ripetono senza differenze generazionali.

L’obiettivo è fare di queste esperienze la base solida su cui innestare una più profonda riflessione che parte dalle donne per ritornare alle donne. E sono donne che vogliono parlare, cambiare, che vogliono dire basta a un cliché, e intendono farlo attraverso uno strumento semplice e diretto come la parola. Che il vestito sia quello del linguaggio teatrale, poi, è il valore aggiunto di un percorso emozionale che si propone di rovesciare una vecchia medaglia per scoprire quel lato in cui il margine di intima rivoluzione non solo è possibile ma un riscatto di dignità.

Nel corso della settimana, e in particolare sabato 27, ci sarà un momento di condivisione con il pubblico del lavoro fatto sia in Ammirato, che nel quartiere di Santa Rosa e nei luoghi di lavoro vicini, che diventeranno palcoscenici reali in cui raccontare le storie nate dalla settimana di residenza.

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