26 Lug 2013
LE MOSTRE DI “FINETERRA 2013”
FINO AL 30 LUGLIO NEL CASTELLO DI ACAYA LE SUGGESTIONI DI “LANDSTORIES” E LA CREATIVITA’ DI “INTRECCI DI CIVILTA’”
Ancora pochi giorni per visitare due originali mostre allestite nel castello di Acaya nell’ambito di “Fineterra 2013”, la rassegna promossa dalla Provincia di Lecce – assessorato alla Cultura, in collaborazione con l’assessorato provinciale al Turismo e Marketing territoriale, il Servizio provinciale Ambiente, l’Istituto di Culture mediterranee della Provincia di Lecce e la Camera di Commercio di Lecce.
C’è tempo infatti fino a martedì 30 luglio per immergersi nelle suggestioni di “Landstories” e scoprire la creatività delle donne israeliane e arabe in “Intrecci di Civiltà. Tradizioni e Visioni”.
“Landstories” è stata realizzata da “Four in the Morning” per Expo 2015, in occasione della Biennale di Architettura 2012. Il progetto è a cura di Dario Curatolo, con la regia del direttore di RaiNews24 Monica Maggioni. L’originale video installazione, ispirata al tema del paesaggio scelto per questa seconda edizione di Fineterra, è stata inaugurata il 14 luglio scorso dal presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, dalla vicepresidente e assessore alla Cultura Simona Manca, dal ministro per i Beni culturali Massimo Bray e dal commissario unico di Expo 2015 Giuseppe Sala.
Nella sala del torrione (a pianta circolare) della fortezza cinquecentesca di Acaya sono stati installati alcuni video a proiezione continua. L’effetto “black box” creato per la Biennale è stato ridefinito in funzione della location circolare all’interno del Castello. La video installazione consente un viaggio attraverso alcuni degli esempi più suggestivi di paesaggio rurale storico italiano e racconta luoghi in cui il rapporto tra uomo e natura, tra coltivazione e produzione di cibo, si traduce in un insieme armonico straordinario.
Dopo l’esperienza della Biennale, l’approdo nel Salento ha offerto quindi una nuova occasione per raccontare il valore del paesaggio storico italiano, per farlo diventare elemento di riflessione come progetto. Una riflessione che in vista di Expo 2015 può tradursi in percorso attraverso luoghi sconosciuti e suggestivi del nostro Paese, in cui il bisogno di cibo, la produzione agricola e i pensiero dell’uomo, hanno forgiato un paesaggio che oggi rappresenta un elemento di valore tanto grande da essere riconosciuto dall’Unesco.
Sempre nel castello di Acaya, nelle scuderie, si può ancora visitare fino al 30 luglio “Intrecci di Civiltà. Tradizioni e Visioni”. La mostra propone alcuni manufatti realizzati da donne arabe e israeliane. Il design viene proposto come valore aggiunto nell’ambito di un programma di cooperazione internazionale con i territori palestinesi. Donne arabe e israeliane insieme hanno creato nuovi prodotti progettati e disegnati da architetti e designer italiani, nel pieno rispetto della propria artigianalità e nel recupero dei propri materiali autoctoni.
Entrambe le mostre sono visitabili secondo i seguenti orari: 9.30-12.30 e 18-21; sabato e domenica 10-12.30 e 18-21.
Il programma di “Fineterra 2013. Storie di paesaggi”, inoltre, ha in corso anche altre due mostre nel castello di Acaya, “Roca nel Mediterraneo” aperta al pubblico fino a gennaio 2014 e “Archeologia e follia” di Riccardo Dalisi visitabile fino al 30 settembre. Nell’ex Chiesa di san Francesco della Scarpa a Lecce continua, invece, fino al prossimo 31 agosto, la mostra “A Oriente. Il sogno arabo visto da qui”, a cura del Museo provinciale Sigismondo Castromediano.