6 Nov 2013
Lecce capitale del settore edile per due giorni
Domani pomeriggio le riunioni tematiche del sistema ANCE, venerdì il convegno annuale di ANCE Puglia.
Lecce al centro del settore edile per due giorni: si svolgeranno domani pomeriggio nel capoluogo salentino tre importanti incontri dell’ANCE, l’associazione nazionale dei costruttori edili: la riunione del Comitato nazionale per i problemi del Mezzogiorno e delle isole, quella del Consiglio delle Regioni e quella della Commissione referente Opere pubbliche.
Gli incontri precedono il convegno annuale ‘Fare crescita: lavori in corso’ che ANCE Puglia, presieduta da Nicola Delle Donne, ha organizzato per venerdì a partire dalle 9,30 nella sala congressi dell’Hotel Patria di Lecce, al quale parteciperanno i vertici nazionali dell’associazione, incluso il presidente Paolo Buzzetti.
Alla riunione del Comitato nazionale per i problemi di Mezzogiorno e isole, presieduto da Domenico De Bartolomeo, parteciperanno le delegazioni ANCE di tutte le regioni del sud Italia per discutere di allentamento del Patto di stabilità interno per investimenti con Fondi strutturali e per lo sviluppo e la coesione (ex FAS).
All’incontro parteciperà Angelosante Albanese, direttore Area finanza e controlli nonché responsabile Bilancio e ragioneria della Regione Puglia, per un confronto tecnico sulle regole di finanza pubblica, sui vincoli del Patto di stabilità interno delle Regioni e degli enti locali e sugli effetti del Patto sulle politiche di sviluppo del Mezzogiorno.
L’incontro del Consiglio delle Regioni, presieduto dal numero uno di ANCE Veneto Luigi Schiavo, al quale parteciperanno i Presidenti ANCE di tutte le regioni, verterà su problematiche di carattere associativo con particolare riguardo al dibattito sull’organizzazione del sistema associativo.
La Commissione referente Opere Pubbliche, presieduta dal Vice Presidente di ANCE Angelo De Cesare, approfondirà temi specifici dei lavori pubblici con particolare riguardo al D.L. n.69 del 2013 e alle centrali di committenza obbligatoria per i comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti.