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LI UCCI FESTIVAL

La sesta edizione della manifestazione ospita una serata  con Dario Muci & Antonio Calsolaro, Scazzacatarante, Salento All Stars
Mercoledì 14 settembre (ore 21 – ingresso libero) a Cutrofiano, in provincia di Lecce, prosegue la sesta edizione de Li Ucci Festival. Il festival organizzato dall’Associazione Culturale Sud Ethnic e dal Comune di Cutrofiano – con la direzione artistica e organizzativa di Antonio Melegari e con il supporto di partner pubblici e privati – proporrà “La chiazza ca sona e ca vive”. Tre locali di in Piazza Cavallotti ospiteranno la musica di Dario Muci & Antonio Calsolaro (Pesce Fritto e Baccalà), Scazzacatarante (Buena Suerte Cafè) e Salento All Stars in Taranta Ensemble (Jack’n Jill Lab). Nel centro storico sarà allestito un mercatino artigianale. Durante la serata costruzione dal vivo di ciaramelle e zampogne (a cura del maestro liutaio Francesco Primiceri) e di oggetti in terracotta (a cura del maestro figulo Salvino De Donatis).
A tre anni dal primo volume Rutulì, il musicista/ricercatore salentino Dario Muci chiude il suo lungo lavoro parallelo di ricerca e riproposta con “Barberìa e canti del Salento vol. II”. Che è ancora più ricca perché al cd audio è allegato un documentario in dvd sulla musica di barberìa e in particolare sulla storia del Maestro Antonio Calsolaro. Fino alla metà degli anni ’50 molti barbieri erano anche musicisti e il salone un importante luogo di musica. Negli intervalli dal loro lavoro essi svolgevano attività musicale e didattica e i migliori maestri formavano gruppi strumentali in grado di eseguire brani classici di vario tipo (valzer, mazurche, barcarole) e di “portare” le serenate. Muci ha lavorato per anni al recupero di questo antico stile, che trae le sue origini probabilmente dalla dominazione spagnola e che nel Salento, a differenza di altre zone della Puglia (brindisino e barese), è stato dimenticato in seguito alla scomparsa dei vecchi depositari e involontariamente offuscato dal fenomeno della pizzica pizzica. La barberìa, genere esclusivamente strumentale, rappresenta dunque una grossa novità in un territorio conosciuto e studiato quasi esclusivamente per la spettacolarizzazione del mito del ragno. Il suo repertorio è preziosissimo anche perché illumina una particolare zona del Salento, quella del Capo di Leuca e di Alessano in particolare, musicalmente molto vivace ma mai studiata approfonditamente. Proprio Alessano è il paese del Maestro Antonio Calsolaro, mandolinista, compositore e ultimo depositario che ha appreso questa tradizione direttamente dal padre Vincenzo, musicista e barbiere, e che oggi si dedica come solista e al fianco di Muci alla sua riproposta.
I Salento All Stars sono una gypsy punk orchestra dove si alternano i migliori e più rappresentativi musicisti del tacco d’Italia. Non importa da quale genere arrivino, l’unica prerogativa è la salentinità o un forte collegamento con essa. Nascono dall’idea di Davide QbA Apollonio già fondatore di Après la Classe e Granma che nell’occasione del ventennale dalla stesura del suo brano Salentu (Lu sule, lu mare, lu jentu), riunisce intorno alla re-incisione di questa canzone una formazione salentina d’élite. Il progetto diventa anche un live, fatto di rivisitazioni in chiave gipsy kombat della cultura salentina, dai brani popolari a quelli più importanti delle band del posto che negli ultimi decenni hanno esportato la musica nel mondo. Il gruppo Scazzacatarante, composto da musicisti originari di Galatina, uniti dalla passione per la musica popolare salentina, esegue brani di pizzica tradizionale, moderna, canti e stornelli dei più grandi cantori del Salento.
Il festival – che ricorda non solo i cantori de “Li Ucci“, lo storico gruppo salentino (guidato da Uccio Aloisi, Uccio Bandello e Narduccio Vergaro) custode degli “stornelli”, dei canti d’amore e di lavoro ma anche un’intera generazione di cantori capaci di tramandare il patrimonio popolare salentino – proseguirà sino a sabato 17 settembre. Il momento clou sarà il grande concerto evento finale (sabato 17 in Piazza Municipio) con Li Ucci Orkestra, che ospita circa 40 elementi, tra i principali esponenti della musica, del canto e della danza popolare salentina. «Sei anni di tradizione, sperimentazione e innovazione. Quella che all’inizio era solo una piccola finestra è stata trasformata in una porta spalancata su tante realtà artistiche, dalla musica alla fotografia, dalla pittura alla gastronomia, dalla danza alla poesia», sottolinea il direttore artistico Melegari.
Giovedì 15 settembre (ore 21) nel Parco Verde “Falcone e Borsellino” si esibiranno la Famiglia Cordella e la band Hosteria di Giò, tra i vincitori del Premio Nazionale Folk, concorso dedicato alla musica folk e alla world music italiana, promosso da “Li Ucci Festival”, dal “Meeting degli Indipendenti” di Faenza e dalla Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli.
Venerdì 16 settembre alla Masseria L’Astore la serata prenderà il via alle 19.30 con un laboratorio sulla danza scherma salentina a cura di Davide Monaco. Dalle 21 spazio alla musica di Mino De Santis, Le Sorelle Gaballo, Li Strittuli e dei Sancto Ianne, altra band vincitrice del Premio Nazionale Folk. Durante la serata mercatino artigianale di qualità con costruzione dal vivo di ciaramelle e zampogne (a cura del maestro liutaio Francesco Primiceri) e mercatino biologico realizzato in collaborazione con Salento Km0.
Sabato 17 settembre in Piazza Municipio il concerto evento de Li Ucci Orkestra sarà aperto alle 21 dalla presentazione della squadra Cutrofiano Volley e dalle esibizioni di Menamenamò e Sleego (Premio Nazionale Folk). Durante la serata mercatino biologico realizzato in collaborazione con Salento Km0 e mercatino artigianale di qualità.
Fuori programma domenica 18 settembre dalle 21 con una festa finale in Piazza Cavallotti con il gruppo Folklorico Canterini della riviera Jonica Melino Romolo di Messina e Melegari e i suoi compari.

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