11 Apr 2013
L’IMPORTANZA DEL MEDICO DI FAMIGLIA NELLA LOTTA ALL’INFERTILITÀ
Se ne discute a Bari il 12 e 13 aprile
Si apre venerdì 12 aprile a Bari il V Workshop sulla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) “La Medicina della Riproduzione incontra la Medicina Generale”, organizzato dal Dottor Pasquale Totaro e dalla Dottoressa Yoon Sung Cho del Centro PMA dell’Ospedale Privato Accreditato “Santa Maria” di Bari.
L’evento scientifico si propone di fare il punto della situazione sulle nuove opportunità diagnostiche e terapeutiche per la cura dell’infertilità e approfondire l’importanza del ruolo del medico di famiglia per le coppie infertili.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, l’infertilità colpisce circa il 15% delle coppie italiane in età fertile. Al contrario di quanto si credeva in passato, infatti, non si tratta di un problema esclusivamente femminile, ma riguarda entrambi i sessi in egual misura: nel 35,4% dei casi l’infertilità dipende solo dall’uomo, nel 35,5% solo dalla donna e nel 15% da entrambi i partner; nel 13,2%, infine, la causa rimane sconosciuta.
In Puglia, secondo i dati della Relazione 2012 del Ministero della Salute, nel 2010 sono state trattate 1.853 coppie, soltanto il 4,2% del totale nazionale, con tecniche di II e III livello che prevedono la fecondazione in vitro e il successivo trasferimento dell’embrione in utero; 2.085 il totale dei cicli a fresco iniziati, un dato piuttosto basso se si considera che rappresenta solo il 4% di quelli eseguiti nel Paese. Un alto numero di coppie infertili pugliesi, infatti, emigra verso altre regioni, in particolar modo verso la Lombardia, dove si effettua il 23,1% di tutti i cicli a fresco realizzati in Italia (Fonte: Relazione 2012 Ministero della Salute). “Nella nostra regione – ha dichiarato il Dottor Totaro – i tassi di successo dei trattamenti per l’infertilità sono in linea con il dato nazionale, pari al 25%, ma molte coppie si rivolgono comunque alle strutture del nord Italia: ciò è dovuto principalmente alle politiche regionali di sostegno ai centri pubblici e privati che vengono attuate nel settentrione, ma anche alla scarsa informazione sulle possibilità di curare l’infertilità nei centri pugliesi. Un valido aiuto per colmare questa lacuna – conclude il Dottor Totaro – potrebbe arrivare da un maggior coinvolgimento del medico di famiglia,che rappresenta il primo interlocutore con cui i cittadini si confidano anche per le questioni legate alle difficoltà di riproduzione”.
Il workshop, quindi, intende rivolgersi proprio al medico di famiglia, con l’obiettivo di fornire strumenti concreti che gli permettano di aiutare le coppie infertili ad orientarsi per nell’o di obiettivo di fornirE endere il percorso della PMAutniizione dei farmaci, i possibili effetti collaterali, sessi: infaintraprendere correttamente, fin dall’inizio, il percorso della Procreazione Medicalmente Assistita: saranno affrontati temi che vanno dalle valutazioni cliniche e strumentali di primo livello, alle possibilità terapeutiche oggi disponibili, ai centri PMA attivi in Puglia, fino ai possibili effetti collaterali dei farmaci utilizzati.
Ampio lo spazio dedicato all’importanza della tempistica nella lotta all’infertilità: le coppie cercano il primo figlio a un’età sempre più avanzata in cui la fertilità risulta ridotta. È importante, quindi, che il Medico di Medicina Generale (MMG) sia tempestivo nel consigliare alla coppia di rivolgersi a uno specialista, evitando, così, ritardi nella diagnosi che potrebbero compromettere il buon esito della Procreazione Medicalmente Assistita.
Gli esperti riuniti a Bari auspicano che le Istituzioni Sanitarie favoriscano altre occasioni di incontro e confronto sull’infertilità tra i MMG e gli specialisti della Medicina della Riproduzione, per definire linee guida che aiutino il medico di famiglia nelle scelte da compiere, di volta in volta, di fronte al problema della coppia infertile.