“La fase due del piano di riordino è passata in commissione per un solo voto e questo vorrà pur dire qualcosa. Il governatore Vendola, a cui va l’augurio di chiarire al più presto la sua posizione nell’inchiesta che lo vede coinvolto, e l’assessore Attolini ne tengano conto: quello che è stato partorito è un piano deficitario e che, senza correzioni, provocherà altri disagi”, è il pensiero di Peppino Longo, consigliere regionale dell’Udc.

“Sono troppi gli scontenti – prosegue Longo – tanti i delusi per un piano che ha più tenuto conto delle cifre e dei freddi numeri che delle reali esigenze del territorio. E’ indicativo che a protestare siano state anche quelle comunità che sono riuscite a mantenere in vita le strutture ospedaliere. L’obiettivo del governo regionale è quello di tagliare i ricoveri? Ma questo non è possibile – prosegue il consigliere del partito di Casini – senza una adeguata politica di rafforzamento dei servizi territoriali: se questo non dovesse avvenire ci ritroveremo con una sanità piena di falle e con i cittadini sempre più giustamente imbufaliti. Aver superato lo scoglio della commissione consiliare non significa certo aver ottenuto il semaforo verde definitivo: anche in maggioranza sono tanti i colleghi consiglieri che storcono il naso. Di tutto questo – conclude Peppino Longo – il governatore e la sua squadra non possono non tenerne conto. Vendola vuole una Puglia migliore, è giusto cominciare da una sanità migliore”.