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“MEMORIE D’ARNEO”

Una rassegna che ripercorre la storia della Terra d’Arneo a 70 anni dalle lotte contadine
L’appuntamento di chiusura a Nardò, mercoledì 24 agosto – ore 21 presso il Giardino Botanico in Piazza Cesare Battisti.
MEMORIE D’ARNEO
uno spettacolo di e con Fabrizio Pugliese e Fabrizio Saccomanno con musiche composte dal violoncellista Redi Hasa ed eseguite dal vivo da Marco Schiavone prodotto da Ura Teatro con il sostegno del Consiglio Regionale della Puglia e del Comune di Leverano in collaborazione con Unione dei ComuniUnion3 e CoolClub riproposto con un progetto a cura del GAL Terra d’Arneo
Si conclude con l’appuntamento del prossimo mercoledì 24 agosto a Nardò la rassegna
teatrale “Memorie d’Arneo”: quattro appuntamenti in alcuni Comuni di area GAL, Copertino,
Campi Salentina, Carmiano e Nardò, che hanno portato tra le comunità Memorie d’Arneo,
uno spettacolo diretto ed interpretato da Ura Teatro, sodalizio artistico tra Fabrizio
Saccomanno e Fabrizio Pugliese. Si tratta di una produzione artistica fortemente voluta dal
Comune di Leverano e sostenuta dal Consiglio regionale della Regione Puglia in occasione dei
settant’anni dalle lotte contadine che hanno segnato la storia delle nostre comunità.
Con un progetto di animazione territoriale a valere sulla misura 19.4 del PSR Puglia, il GAL
Terra d’Arneo ha scelto di portare questo lavoro, di piazza in piazza, proprio in quei luoghi
che hanno visto le occupazioni delle terre e la successiva repressione militare.
Un territorio, quello della Terra d’Arneo, che è cambiato rapidamente negli ultimi anni: «Da
Nardò a Taranto non c’è nulla, c’è l’Arneo un’espressione vagamente favolosa come nelle
antiche carte geografiche quei vuoti improvvisi che s’aprono nel cuore di quelle terre
raggiunte dalla civiltà», raccontava lo scrittore Vittorio Bodini.
L’Arneo era una terra di sogni e speranze. Lo era per chi, con le mani indurite da un lavoro
nei campi che non lo riscattava dalla miseria, vedeva, in quei terreni che si estendevano a
perdita d’occhio, la promessa di una rinascita. Era il sogno di quegli anni, dopo la Seconda
Guerra Mondiale, dopo gli orrori, perché era bello credere chedi terra si potesse campare. Ed
era un sogno condiviso in tutto il paese, da tutti quei contadini che vedevanoimmensi feudi
abbandonati. Ed era il sogno di quei contadini che sapevano come prendersene cura, con

quanto sudore renderla feconda, come gioire dei suoi frutti. Ché la bellezza è un premio per chi
la sa coltivare,non un diritto per chi la può comprare.
Il testo teatrale ripercorre l’esperienza delle occupazioni delle terre nell’Arneo, a cavallo tra
gli anni ’40 e ’50, che il GAL ritiene importante portare all’attenzione di un’ampia platea di
pubblico contribuendo in tal modoalla divulgazione della memoria storica e identitaria della
“Terra d’Arneo”. Un’area, quella del GAL Terra d’Arneo, con caratteri di spiccata ruralità,
prerogativa che il GAL nei suoi 25 anni di attività persegue adottando strategie di sviluppo
locale in un’ottica di crescita integrata e sostenibile, orientate al miglioramento della qualità
della vita a vantaggio del sistema produttivo locale e dei servizi alla popolazione e alle
comunità.
“Quella coscienza di sé, che appariva così radicata sino a pochi anni fa, è stata purtroppo
snaturata via via da una cultura sempre più individualistica che ha finito per sbiadirne anche il
ricordo. Crediamo che il teatro possa innestarsi efficacemente in questo processo e raccogliere
la sfida di restituire una riflessione collettiva che torni a delineare il vivere civile”, sottolineano
Fabrizio Pugliese e Fabrizio Saccomanno.
“I venticinque anni di attività del nostro GAL sono un traguardo importante che ci fa riflettere
sugli obiettivi faticosamente raggiunti e su quanto ci sia ancora da fare – dichiara Cosimo
Durante, Presidente del GAL Terra d’Arneo. Ripercorrere la storia dell’Arneo non è
un’operazione nostalgica bensì uno stimolo per lavorare sul senso di comunità attorno al valore
del territorio inteso in senso ampio come storia, tradizioni, cultura e visione di futuro. Oggi
siamo dinanzi ad un paesaggio profondamente trasformato, ad un territoriopiù competitivo e
sicuramente ad una migliore qualità della vita per tutti. Il compito del GAL, in questi 25 anni
anni, è stato quello di guidare lo sviluppo, mettendo in atto processi virtuosi a sostegno della
valorizzazione e della tutela del territorio”.
Il progetto artistico “Memorie d’Arneo” ha scelto di mettere nuovamente in moto quel
meccanismo di circolarità della memoria che alimenta un sano rapporto tra le generazioni.
Ha scelto di farlo con un lavoro di ricerca prima e di restituzione poi, attivando una scrittura
drammmaturgica intessuta da un originale incontro tra musica, narrazione ed immagini, alla
ricerca di una comunicazione che riuscisse a trasformare la memoria in uno sguardo
rinnovato sul futuro.
L’appuntamento è quindi a Nardò, mercoledì 24 agosto alle ore 21.00 presso il Giardino
Botanico in Piazza Cesare Battisti.
In apertura di serata i saluti del Sindaco della Città di Nardò, Giuseppe Mellone, e la
presentazione della Strategia di Sviluppo Locale del GAL Terra d’Arneo a cura del Presidente
Cosimo Durante.
La partecipazione all’evento è libera e gratuita.

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