MESSINA(IDV): DAL SUD, DALLA PUGLIA UN EUROPA, PER LA DIFESA

“La Puglia ed il Sud sono al centro della nostra politica europea. Noi crediamo che l’Italia debba essere meglio rappresentata per fare in modo che il nostro Sud diventi protagonista ed è per questo che partiamo dalla Puglia e con messaggi chiari: fare in modo che i nostri lavoratori abbiano gli stessi diritti dei lavoratori europei, fare in modo che le tasse pagate dalle nostre piccole e medie imprese siano uguali a quelle che pagano gli altri imprenditori europei e fare in modo che le banche finanzino le imprese italiane nello stesso modo con cui finanziano quelle tedesche”. Così Ignazio Messina, segretario nazionale dell’Italia dei Valori, a Taranto in occasione dell’apertura della campagna elettorale per le europee di Maggio. “Il vero tema è rendere protagonista l’Italia ma per fare questo ci vuole un’Italia autorevole che si faccia rispettare in Europa. Per questo diciamo che vogliamo essere europei ma non tedeschi ed essere autorevoli senza non soggiacere ed essere sudditi della Merkel”.

Portare in Europa la sofferenza reale degli europei, questa la missione Idv che per questo ha aperto le proprie liste alla società civile. “I nostri candidati non sono divi della tv o dello sport, sono persone normali con buone idee e tanta energia e soprattutto sono espressione reale dei territori, come i nostri tre candidati pugliesi, che certo una volta eletti lavoreranno per questa terra in Parlamento e non negli show televisivi”. Parole di piombo quelle del segretario nazionale dell’Italia dei Valori, Ignazio Messina, che presenta i candidati che da Brindisi, Manfredonia (FG) e  Taranto partono alla volta della sfida europea. Sono Vita Maria Marinelli, 39 anni da Brindisi, Antonella Verrecchia, assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Manfredonia e Luciano Pisanello, appena 28 enne ma già consigliere comunale di San Giorgio Jonico in provincia di Taranto e segretario organizzativo nazionale dell’IDV. “L’Italia dei Valori riscopre e esalta i territori. Sono queste le istanze che dobbiamo condurre in Europa – dice Messina – perché è qui a Sud e in città come Taranto che la sfida dell’Europa è ancora più strategica. E perché è qui che si deciderà anche la sfida nelle politiche di sviluppo che l’Italia non potrà più continuare ad assumere sulla pelle e sulla salute dei suoi cittadini”. Il presidio di legalità dei Tamburi inaugurato qualche settimana fa dall’IDV è il segno dell’attenzione che il partito ha voluto indirizzare alla città dei due mari, ma non solo. “Il tema ambientale in Puglia è un tema forte non solo per l’ILVA – dice Messina – ma per una serie di emergenze che hanno trasformato una delle terre più belle d’Italia in una regione pattumiera e polveriera in cui i cittadini sono sudditi delle multinazionali e dei grandi potentati economici italiani. Dobbiamo stabilire cosa fare – commenta il segretario nazionale dell’IDV – per gli 8mila malati oncologici di Taranto a cui si è deciso di cancellare il diritto al trasporto, o per quel 18% di neonati nati in più nati con malformazioni o per il 58% di bimbi con deformazioni cardiovascolari che a Brindisi non possono essere figli dell’inquinamento prodotto dai caminetti delle case di un paese vicino a Cerano”.

Taranto con le sue problematiche ambientali ed epidemiologiche non rimane sullo sfondo. Anzi. E’ il perno dell’intervento del candidato tarantino, Luciano Pisanello, che la definisce la “madre di tutte le battaglie”.

“Una sfida che l’Italia dei Valori ha deciso di cogliere – dice Pisanello – chiedendo verità e giustizia a tutti i livelli per quella che a Taranto assume i connotati di una strage passata sotto silenzio e su cui ancora oggi il Governo non dice parole chiare neanche rendendo pubblico il finora misterioso Piano Ambientale, licenziato, ma ancora praticamente sconosciuto ai più”.