MESSUTI: CARO SALVEMINI, SEI TU A RACCONTARE BUGIE

L’assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Messuti, replica con fermezza alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere sulla vicenda del Parco di Belloluogo

“Sono stato incautamente e inopportunamente tirato in ballo dal consigliere Salvemini su una questione – quella relativa al Parco di Belloluogo – delicata e che per questo non ammette alcuna fuga in avanti né, tanto meno, nessuna approssimazione o peggio falsità.

Veniamo ai fatti.

Lo scorso 22 settembre l’Amministrazione ha disposto la chiusura del Parco di Belloluogo  non per ragioni di salute pubblica, così come asserisce Salvemini, bensì per garantire l’incolumità pubblica alla luce dei numerosi atti vandalici che hanno preso di mira i pozzi artesiani. Quattro giorni più tardi, come è noto, l’Arpa Puglia ha certificato, in seguito alle analisi effettuate, che l’acqua utilizzata all’interno del Parco per irrigare il prato, le piante e gli arbusti non era inquinata.

La nota dell’Asl Lecce del 20 settembre scorso (allegata a questo comunicato stampa),  a cui fa riferimento Salvemini , è stata protocollata al Comune di Lecce solo in data 27 settembre (protocollo generale n. 98106), cinque giorni dopo, dunque, il provvedimento di chiusura disposto da questa Amministrazione. Ergo: non potevamo essere a conoscenza del documento redatto dalla Asl.

Chi tenta di manipolare i fatti e di rappresentare falsamente la realtà non sono certo io, ma il consigliere Salvemini che con le sue affermazioni distorte scredita l’Amministrazione Comunale.

Pretendo io  a questo punto le scuse di Salvemini, visto che non mi sono mai  permesso di distorcere la realtà, tanto meno quando si parla della salute e del bene dei cittadini.

Per educazione ricevuta ho sempre difeso le mie convinzioni, chiesto scusa quando ho sbagliato ma mai e poi mai dissimulato fatti evidenti soprattutto quando questi hanno riguardato il benessere della città e dei cittadini amministrati.

Caro Salvemini, nell’azione politica, così come nella vita, ci vuole rispetto”.