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Monti bis, Mantovano: nell’aprile 2013 ci saranno ancora debito pubblico e spread ?

Si può discettare a lungo (e inutilmente, se non si sa con quale legge elettorale si affronteranno le prossime elezioni politiche), ma risponde a logica immaginare che anche dopo le elezioni della primavera 2013 le linee essenziali dell’azione di governo saranno quelle attuali. Questo non significa negare il giusto peso alle elezioni; vuol dire porsi con onestà e realismo una prospettiva per il “dopo”. Qualunque sia l’esito delle urne, anche ad aprile 2013 continueranno a esserci un debito pubblico pesante, interessi elevati e un alto differenziale rispetto ai titoli tedeschi. In questo quadro, Monti non va “strumentalizzato”: indicarlo quale leader di una parte lo indebolisce sia nella fase conclusiva della Legislatura sia in prospettiva. La valutazione da fare oggi, con le variabili e con la grande incertezza nella quale si è immersi, è che la disponibilità di Mario Monti per un nuovo mandato di governo costituisce un dato di rassicurazione per la politica nazionale. Dalla sua agenda non potrà prescindere alcun governo che si comporrà: serietà impone di ammetterlo senza reticenze.

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