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NARDO’: FARMACIA COMUNALE-“SPANO SPIEGHI QUALI SONO STATI I CRITERI DELL’ASSUNZIONE”

Frasca torna ancora sulla questione dell’assunzione alla farmacia comunale di Nardò

Il consigliere provinciale del Pdl Mino Frasca insiste sulla questione dell’assunzione alla farmacia comunale di Nardò e chiede al presidente della società di gestione di spiegare i criteri con i quali ha stabilito l’idoneità della persona cui è stata affidata la mansione.

“Riscontro con enorme disappunto e ormai con un certo disagio – dice – l’ennesimo intervento di Giuseppe Spano sulla  fastidiosa questione dell’assunzione alla Farmacia Comunale. Egli tenta infatti, in modo maldestro, di giustificare il suo pessimo operato arrampicandosi sugli specchi del richiamo a norme che vengono estrapolate ad arte dal parere del Segretario Comunale, omettendo di citarne altre, come l’art. 35 del D. Lgs. n. 165/2001, a cui lo stesso Segretario attribuisce una particolare importanza,  che detta tassativamente tutta una serie di adempimenti volti a rendere la procedura adottata di evidenza pubblica, come dovrebbe essere per qualsiasi assunzione che riguarda una società a partecipazione pubblica. Una cosa comunque è certa: la procedura adottata (lo afferma il Segretario) non contiene nessun requisito di evidenza pubblica, visto che l’assunzione è avvenuta per mezzo di una semplice lettera di incarico.

A questo punto – continua ancora – abbandonando i tecnicismi giuridici che possono servire solo a chi ha interesse a non fare chiarezza, a mio parere il buon Giuseppe Spano dovrebbe spiegare, non al sottoscritto, bensì ai cittadini, ai quali deve dare conto in quanto ricopre quell’incarico non per meriti speciali, ma in quanto rappresentante del Comune e quindi della collettività tutta, con i quali criteri è stata individuata la persona assunta e quali procedure sono state seguite al fine di stabilire la sua idoneità a svolgere la mansione che gli è stata assegnata. A meno che il mio interlocutore non ritenga che il fatto di occupare un ruolo siffatto gli consenta di fare i comodi propri, in barba a qualsiasi criterio di trasparenza e a tutti quei giovani, in cerca di occupazione, che avranno ancora più ragione di pensare che per trovare lavoro non sia necessario partecipare a un bando pubblico, ma basti essere amico di qualcuno. Infine concordo, ma solo su questo punto, con il Presidente della Farmacia Comunale quando afferma che spetta al Comune, quale socio di maggioranza, fornire al Consiglio di Amministrazione le indicazioni a tutela della legittimità e della trasparenza degli atti della società mista. Spero che questo avvenga per mettere fine ad una stucchevole diatriba e per evitare che di questa questione debbano occuparsi altri organi competenti.

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