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NARDO’: SCUOLA STUDENTI A CONFRONTO SU BULLISMO E VIOLENZA

Domani altri tre incontri nell’ambito del progetto Buona Vita 2.0

Domani, venerdì 21 aprile, è in programma la terza giornata del ciclo conclusivo di Buona Vita 2.0, un progetto di rete interscolastica che promuove nelle giovani generazioni la cultura del rispetto e della convivenza sociale e invitare alla riflessione su temi come il bullismo, l’alcol e le droghe. Alle ore 9:30, presso l’istituto “Vanoni”, la criminologa clinica Diana Papaleo incontrerà gli studenti sul tema Bullismo e violenza di ogni genere. Sempre alle ore 9:30, presso l’istituto “Moccia”, gli studenti incontreranno Mariangela Pascali (psichiatra, criminologa e direttrice del Sert di Nardò, Copertino e Campi Salentina), Rossella Rucco (assistente sociale) e Anna Fasiello (psicologa). Alle ore 17, presso la sala Roma di piazza Pio XI, i genitori e gli studenti incontreranno l’equipe della cooperativa San Francesco – Centro Antiviolenza Il Melograno. Interverranno inoltre Clara De Braco (responsabile del presidio Libera Renata Fonte di Nardò) e Dionisia Palumbo (consultorio familiare diocesano Regina Familiae), oltre al sindaco Pippi Mellone. Coordinerà Pierpaolo Tarsi. Nel corso dello stesso appuntamento sono in programma la proiezione del cortometraggio Non avrò più paura realizzato dagli studenti del Polo 3 e un intervento teatral-musicale a cura dei docenti e allievi del corso a indirizzo musicale del Polo 3.

Il progetto Buona Vita 2.0 mette in rete gli Istituti Comprensivi 1, 2 e 3 (quest’ultimo capofila) e gli istituti di istruzione secondaria “Moccia”, “Galilei” e “Vanoni”, novità assoluta per le scuole della città che per la prima volta condividono interamente un intervento didattico di lunga durata. L’obiettivo è fornire informazioni e conoscenze utili agli adolescenti (gli adulti di domani) per essere liberi da ogni forma di dipendenza e liberi di esprimersi senza condizionamenti indotti. Magari, solo per fare qualche esempio, manifestando le proprie opinioni senza usare le maniere forti o scegliendo di non seguire tendenze che non appartengono alla propria personalità, scegliendo insomma di non “dipendere”, tantomeno da sostanze che “alterano” la nostra personalità inficiando la nostra mente. Buona Vita 2.0 è realizzato in collaborazione con l’assessorato alla Pubblica Istruzione e prima di queste giornate conclusive, ha permesso percorsi didattici e azioni di informazione e sensibilizzazione. Le esperienze di Buona Vita 2.0 sono finite in un vademecum di “buona vita”, un prezioso resoconto di quanto fatto.

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