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NASCE IL “CENTRO DI STUDI SULLE MINORANZE LINGUISTICHE DELLA PUGLIA”

Un Centro di studi che punta a essere «modello di riferimento per un rapporto saldo tra l’Università e il suo territorio, che è stato per secoli il crocevia di lingue e di culture (dai rom agli albanesi, passando ovviamente dai greci che sono la minoranza linguistica più antica d’Italia)». Sotto questi auspici nasce domani, 26 marzo 2015, il “Centro di studi sulle minoranze linguistiche della Puglia”, che opererà presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento: appuntamento alle ore 9 nella sala conferenze del Rettorato (piazza Tancredi 7, Lecce).

«Finora molto è stato fatto soprattutto da parte di studiosi locali e dell’associazionismo», sottolineano i promotori, «che ha prodotto progetti e lavori ammirevoli per tenacia e lungimiranza: un rapporto forte tra le associazioni, le amministrazioni locali e l’Ateneo aiuterà a legare insieme vita economica e turistica, studi teorici e protezione sistematica delle minoranze (non solo del Salento ma dell’intera Regione)».

Il 26 marzo ne parlano studiosi del CESMIL e amministratori locali della Grecìa e dell’area albanese (San Marzano), con interventi di Felice Besostri, relatore della Legge 482 sulle minoranze linguistiche, e dell’assessore regionale Alba Sasso.

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