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Negro: “Governo Vendola, tre anni di promesse e impegni non mantenuti”

Promesse e impegni non mantenuti del Governo Vendola sono state al centro dell’intervento del presidente del Gruppo Udc durante i lavori odierni del Consiglio regionale. “Poco o niente di quanto annunciato meno di tre anni fa è stato realizzato – ha sottolineato il capogruppo Udc – A cominciare da quel sostegno alle imprese previsto in un ambizioso slogan che annunciava 100 cantieri in 100 giorni cioè “100 opere pubbliche cantierizzate prima della fine dell’anno”, che sarebbero state “ossigeno immediato per la nostra economia”. Quante di queste opere pubbliche sono state cantierizzate fino ad oggi? – ha chiesto il capogruppo Udc – Pensiamo, solo per fare un esempio vicino a noi, alla 275, alla Maglie Otranto, alla Regionale 8, o al porto di Otranto. Opere che si sono perse nelle maglie della burocrazia e la cui mancata realizzazione sta provocando danni alle imprese appaltatrici e a tanti lavoratori finiti in cassa integrazione a causa del mancato avvio dei lavori”.
Il presidente Negro ha poi puntato il dito sulla mala-burocrazia che uccide la libera impresa e l’economia, ricordando le parole del presidente Vendola di tre anni fa: “La crescita è anche questione di libertà dalle prigioni burocratiche e dunque centrale è la semplificazione del rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini”.
“Ma in questi anni – ha sottolineato Negro – la burocrazia ha finito per infittire le sue maglie, e la Regione non riesce a dare risposte immediate e adeguate alle istanze che vengono da cittadini, professionisti e imprese. Carenze che espongono l’Ente a un contenzioso che rappresenta una delle voci più critiche del bilancio regionale con grave danno per i conti pubblici. Un danno incalcolabile ma di cui paradossalmente non risponde la classe burocratica, immune da qualsiasi responsabilità civile”.
L’intervento del capogruppo Udc ha poi toccato altri temi ed altre carenze che si sono registrate negli anni di governo Vendola, tra cui quelle della sanità, dell’ambiente, del deficit milionario dei consorzi di bonifica, degli Lsu abbandonati in uno stato di precarietà e che continuano ancora ad attendere il corrispettivo per l’aumento dell’orario di lavoro ed il riconoscimento dei relativi contributi previdenziali.
Infine, Negro ha affrontato il tema della nuova giunta: “Il presidente Vendola in questi anni ha continuato a ritenere la sua maggioranza autosufficiente tanto da potersi permettere un allargamento ad personam e quindi sottrarre uno spazio ad un partito per mettere dentro un esponente a titolo personale. Una modifica della giunta operata con un ricatto politico, nascosto dietro le prerogative del presidente, che ha messo all’angolo i partiti di maggioranza e ha creato fibrillazioni interne al governo regionale tanto da trasmettere un senso di provvisorietà e precarietà del Consiglio, sempre meno coinvolto negli atti più significativi della vita della Regione Puglia. Ciò ha generato, negli ultimi tre anni, un rallentamento, e in alcuni casi anche la paralisi, della vita amministrativa con gravi ripercussioni sullo sviluppo sociale ed economico del territorio”.

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