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NEGRO (UDC): LA PUGLIA GOVERNATA DA POCHI TECNICI E ASSESSORI IN DISPREZZO DELLE PREROGATIVE DEL CONSIGLIO REGIONALE

“La progettazione dei nuovi ospedali di Taranto e di Fasano-Monopoli è stata avviata sulla decisione pochi tecnici ed assessori e rappresenta l’ennesima dimostrazione dello scarso rispetto che il governo Vendola ha sempre mostrato nei confronti del Consiglio e della competente Commissione consigliare. Per questo come polo di centro, sin dall’immediato futuro, potremo dialogare solo con chi intende governare in modo diverso la Puglia e con chi ha interesse a invertire la rotta sul ruolo del Consiglio regionale, composto da consiglieri democraticamente eletti”.

È quanto affermato dal presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro.

“La decisione “solitaria” di avviare la progettazione preliminare per la realizzazione dell’ospedale S. Cataldo di Taranto e quello di Fasano-Monopoli mortifica le prerogative e le competenze del consiglio e dei consiglieri regionali e ha il sapore dell’ennesima manovra elettorale messa su ad hoc da qualche assessore che non ha nemmeno indicato da dove prenderà i soldi per la costruzione di queste nuove strutture – ha sottolineato il capogruppo Udc – Già diversi mesi fa avevamo chiesto tutta la documentazione sulla costruzione, la ubicazione e sulle priorità dei territori su cui realizzare gli interventi senza mai ricevere risposta né dall’assessorato alla Sanità né dal presidente Vendola, in totale disprezzo delle nostre prerogative. Oggi apprendiamo dalla stampa l’avvio di questa nuova progettazione  di cui non è stata informata la competente commissione né il Consiglio regionale. Sarebbe stato nostro diritto conoscere i criteri che danno la priorità alle aree di Taranto e di Mopoli-Fasano trascurando, ad esempio, l’area leccese di Maglie Scorrano Poggiardo o altre aree della regione. Da tempo, come Gruppo Udc, denunciamo questa arroganza del Governo Vendola che prende decisioni di tale portata per le sorti della Puglia senza il consenso degli stessi consiglieri di maggioranza. È evidente – ha concluso il presidente Negro – che chi vorrà cercare convergenze con l’area di centro in prospettiva di un nuovo governo della regione dovrà dimostrare con i fatti la volontà di invertire questa tendenza e riconsiderare il ruolo del Consiglio regionale che non può essere mortificato dalla volontà di pochi”.

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