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Nono Rapporto UniCredit sulle piccole imprese

“La digitalizzazione delle imprese pugliesi: efficienza, innovazione e conquista di nuovi mercati”

Presentati  i risultati dello studio di UniCredit, dedicato alla digitalizzazione delle imprese pugliesi. L’utilizzo di ICT consente alle imprese pugliesi una maggiore efficienza e flessibilità oltre a favorire attività strategiche quali l’innovazione e l’internazionalizzazione

 Sfide e opportunità della digitalizzazione: è questo il tema della nona edizione del Rapporto Piccole Imprese UniCredit, di cui sono stati resi noti  i risultati locali relativi alle aziende pugliesi. Il Rapporto si fonda sul presupposto che la digitalizzazione ha profondamente cambiato  l’interazione tra sistema scientifico-tecnologico e apparato produttivo, sempre più imperniata su due risorse immateriali: l’informazione e la conoscenza. Grazie alle loro caratteristiche di pervasività, le tecnologie digitali hanno mutato il modo di produrre, di scambiare e di comunicare, investendo orizzontalmente tutti i settori di attività economica e avendo come potenziali destinatarie le imprese di qualsiasi dimensione.

«In un momento storico  come quello che stiamo vivendo – dichiara Felice Delle Femine, Regional Manager di UniCredit al Sud – per una piccola impresa è fondamentale investire nella digitalizzazione per poter competere.  Infatti le nuove tecnologie hanno il grande pregio di abbattere le barriere commerciali e allargare gli orizzonti del fare affari  e quindi arrivare velocemente e facilmente laddove senza digitalizzazione un’impresa non arriverebbe. Per questo motivo le imprese pugliesi devono puntare sull’innovazione tecnologica perché con essa si aprono le opportunità dell’efficienza organizzativa, dei nuovi mercati da conquistare e di crescita occupazionale».

L’indice di fiducia

Nell’indagine 2012 sulla fiducia degli imprenditori pugliesi sui successivi 12 mesi emergono, in quadro complessivo tendenzialmente negativo, alcune differenze circa la percezione degli interpellati sui diversi ambiti della loro attività. Se infatti fattori esogeni come la situazione economica generale e quella del settore di appartenenza dell’azienda rappresentano per gli imprenditori della regione le maggiori incognite, con valori in linea

 Sono stati selezionati 7 argomenti chiave per calcolare la fiducia degli imprenditori, in conformità ai criteri adottati nello “Small Business Index” di Gallup e Wells Fargo. Quattordici domande inerenti l’andamento negli ultimi 12 mesi e la previsione prospettica dei prossimi 12 mesi della situazione economica del Paese, dell’andamento del rispettivo settore di appartenenza, della crescita dei ricavi dell’azienda, dell’evoluzione dei tempi di incasso, dell’andamento degli investimenti per rinnovare e far crescere l’azienda, della disponibilità di finanziamenti, dell’evoluzione dell’occupazione. A queste 14 domande sono state offerte risposte multiple a 5 uscite con graduazioni dal “molto negativo” al “molto positivo” (passando attraverso il “negativo”, “neutro” e “positivo”). Per ogni domanda è stata calcolata la percentuale di risposte positive, cui è stata sottratta la percentuale di risposte negative. Per calcolare l’indice di fiducia sintetico, è stata calcolata la media dei 14 numeri così ottenuti ed il risultato è stato sommato a100, in linea con quanto calcola l’Istat per la fiducia dei consumatori.

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