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Novaglie, Ciolo, Leuca: dai divieti al disastro della stagione turistica?

Al via il secondo “Cantiere per la sussidiarietà” promosso dal Centro Servizi Volontariato Salento, SOS Costa Salento e CSVnet Puglia per capire cosa sta accadendo in seguito ai divieti di balneazione e navigazione  da Novaglie a Leuca e trovare insieme una soluzione che salvaguardi l’ambiente, la sicurezza delle persone e il turismo

31 maggio 2014 – ore 18.45 Scalo di Novaglie (Lecce)

“Ormai la protesta da parte delle associazioni e degli operatori sta diventando eclatante. Si paventa un disastro della stagione turistica che si manifesta nelle prime cancellazioni delle prenotazioni negli alberghi, nei bed and breakfast del Capo di Leuca. E allora occorre dare delle risposte precise. Occorre informare. Occorre trovare le soluzioni nel più breve tempo possibile”. Con queste parole il presidente del CSV Salento Luigi Russo ha avviato i lavori del secondo “Cantiere per la sussidiarietà” che è previsto per sabato 31 maggio alle ore 18.45 e avrà come tema “Novaglie, Ciolo, Leuca: balneazione o interdizione?”. Il cantiere si aprirà nei pressi dello Scalo di Novaglie, e prevede la partecipazione di tutti i sindaci dell’area interessata, oltre che i presidenti delle associazioni locali, soprattutto quelle degli operatori turistici e quelle dei pescatori. É di pochi giorni fa l’ordinanza della Capitaneria di Porto che ha interdetto la balneazione e la navigazione, la sosta e l’ancoraggio di tutte le unità navali, la pesca professionale e sportiva e ogni attività, dai tuffi alle escursioni subacquee nel tratto di costa che arriva a Leuca. In occasione del secondo appuntamento con i “Cantieri per la sussidiarietà”, i cittadini dei paesi del Capo di Leuca, gli operatori turistici e i pescatori, allarmati per i risvolti di questa decisione, incontreranno i sindaci per capire esattamente quello che sta succedendo, il perché di una decisione così drastica e individuare chi debba risolvere un problema di questa portata prima che i danni siano irreparabili per l’economia del Sud Salento. L’obiettivo è quello di individuare una soluzione che vada nella direzione della salvaguardia dell’ambiente, della sicurezza delle persone e del turismo. Hanno già aderito all’iniziativa i sindaci di Gagliano del Capo, Alessano, Corsano e Castrignano del Capo. Il rischio che salti la stagione estiva nelle zone del Capo di Leuca, infatti, è altissimo. Nonostante molte aree ioniche come Otranto e Meledugno saranno presto liberate dai divieti di balneazione e navigazione a causa dei possibili crolli, rimangono bloccate le situazioni sui litorali da Novaglie a Leuca. Diventano off limits zone come Punta Meliso, Punta Ristola, Porto Vecchio, Cipolliane, Ciolo, la Grotta del Pozzo, la Porcinara, le Tre porte e la Grotta del Diavolo, La parete dell’elefante, insomma ben 12 Km di costa tra i più belli del mondo. Una situazione esplosiva che mette a repentaglio la sopravvivenza di realtà produttive che vivono di turismo estivo e di tanti pescatori della zona che, alle porte di inizio stagione, troveranno l’accesso alle coste sbarrato. Basti pensare che il solo settore escursionistico conta 250 addetti. La metodologia dei Cantieri è essenziale, diretta e punta alla piena trasparenza: “analisi scientifica” della vicenda, discussione, proposte. Alla fine del percorso, che resterà aperto fino a soluzione del problema, sarà votato un “documento politico” inoltrato alle autorità competenti, come alta espressione di proposta politica del territorio, nella logica dell’art. 118 della Costituzione italiana (principio di sussidiarietà), e soprattutto sarà condiviso con la popolazione interessata al problema.

 

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