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Nuovi sbocchi per l’export: “Destinazione Cina”

UniCredit organizza un incontro con 179 aziende meridionali, di cui 46 pugliesi, per tracciare insieme la rotta verso i mercati orientali. Ecco le 5 regole d’oro per una strategia di ingresso efficace: bisogna essere granulari, glocali, bilanciate, proattive, multicanali

Un mercato in forte sviluppo e amante del Made in Italy. Passa per la Cina una delle principali vie dell’export per le nuove imprese italiane. La Cina, secondo Paese al mondo per incidenza sul Pil mondiale, si prevede che nei prossimi anni possa ulteriormente ridurre il gap con gli Stati Uniti. L’ingresso in questo mercato necessita di preparazione, conoscenza e osservanza di alcune regole base. Di questo si è parlato nella tappa di Napoli di “Destinazione Cina”, l’iniziativa di UniCredit organizzata per le aziende del Mezzogiorno operanti nei settori del food&beverage (alimentari, bevande), del fashion&luxury (abbigliamento e calzature, arredamento, gioielleria) e turismo.

La giornata è stata inaugurata da Felice Delle Femine, Responsabile Sud Italia di UniCredit e da Irene Pivetti, Presidente Italy-China Friendship Association. Sono seguiti poi gli interventi di Danilo Mazzara, Senior Manager Strategy di Accenture e di Maurizio Brentegani, Responsabile Shangai Branch di UniCredit che hanno illustrato le principali caratteristiche del mercato cinese, gli obiettivi del nuovo piano quinquennale, del contesto bancario in Cina e delle attività di UniCredit in Cina a supporto delle aziende italiane. Le aziende hanno preso parte a tavoli settoriali (food, fashion e turismo) dove hanno avuto modo di ascoltare le testimonianze di aziende già presenti sul mercato cinese.

In collaborazione con Accenture, azienda globale di consulenza direzionale, servizi tecnologici e outsourcing e Dhl, leader mondiale nel settore delle spedizioni aeree espresse internazionali, l’istituto di credito organizza dunque non un semplice convegno, ma un incontro operativo in cui gli imprenditori del territorio hanno potuto confrontarsi sulle caratteristiche e le potenzialità di un mercato che cresce a ritmi straordinari. UniCredit, che è presente in Cina con le filiali di Shangai, Guangzhou e Hong Kong, e un ufficio di rappresentanza a Pechino, ha voluto fornire oggi un contributo di consulenza strategica dedicato a chi vuole portare il proprio business in Cina.

CINQUE REGOLE AUREE
Nel corso dell’incontro gli specialisti della banca e di Accenture hanno presentato alle 179 imprese del sud Italia, tra cui le 46 pugliesi, una prospettiva sul mercato cinese e sulle sue dinamiche, isolando 5 “regole base” per avviare strategie di ingresso efficaci.

Il suggerimento per le imprese pugliesi che vogliono raggiungere la ‘Destinazione Cina’ è quello di essere:

– GRANULARI: Conoscere le differenze territoriali e sociali del Paese per decidere dove competere
– GLOCALI: Acquisire e condividere know how ed expertise attraverso management e partner locali
– BILANCIATE: Conservare la propria identità ma modulare l’offerta in modo adeguato ai gusti locali
– PROATTIVE: Avvicinare i consumatori target al prodotto/ brand, comunicandone i valori
– MULTICANALE: Assicurare un presidio integrato dei diversi canali

Nell’ambito dell’evento sono stati organizzati inoltre dei tavoli di lavoro ai quali gli imprenditori, seduti insieme con i team di esperti di UniCredit, di Accenture, di DHL e di altri professionisti hanno potuto ricevere una consulenza a 360° sugli aspetti di natura economica, fiscale e legislativa del mercato cinese.

«E’ assodato – ha dichiarato Felice Delle Femine, Regional Manager al Sud di UniCredit – che le aziende in grado di reggere meglio alle turbolenze delle economie occidentali saranno quelle in grado di spostare la maggioranza del loro business fuori dai confini nazionali, specie sui mercati emergenti più appetibili. Tra questi spicca la Cina che si configura come il Paese più attraente e allo stesso tempo il più complesso da conquistare. Infatti la Cina oggi non è più solo un competitor aggressivo con cui confrontarsi sullo scenario mondiale, ma rappresenta un’opportunità, un mercato ad alto potenziale di sviluppo che conta oltre 1 miliardo di consumatori e registra importanti tassi di crescita. Le imprese, della regione operanti nei settori dell’alimentare, del lusso e della moda sono delle eccellenze del Made in Italy che possono imporre propri marchi e prodotti sui mercati orientali».

LE POTENZIALITA’ DEL MERCATO CINESE
La Cina rappresenta oggi un mercato imprescindibile per le imprese che intendono aumentare il proprio giro d’affari attraverso strategie di internazionalizzazione. Il paese asiatico infatti, dopo anni caratterizzati da politiche di supporto all’export delle proprie aziende, è ora orientato a un riequilibrio della propria bilancia commerciale come testimoniano anche gli ultimi dati aggiornati (a settembre import totale a 155 miliardi di dollari, in crescita del 21% rispetto al 2010 – avanzo commerciale più che dimezzato rispetto a luglio 2011). Se a ciò si uniscono le tendenze riscontrate tra la popolazione cinese a un aumento generalizzato dei redditi e della spesa pro capite e all’occidentalizzazione delle abitudini di consumo, risultano chiare le enormi potenzialità offerte dal mercato cinese.

L’EXPORT DELLE IMPRESE DELLA PUGLIA
Ad oggi tuttavia i flussi di export registrati dalle imprese pugliesi, risultano ancora deboli rispetto al totale.

Nel primo trimestre 2013 le imprese pugliesi, per quanto riguarda i settori del food&beverage, del fashion&luxury e del mobile, hanno esportato in Cina beni per un volume d’affari pari a oltre 13 milioni di euro. Per il food&beverage si registrano 3 milioni di euro di esportazioni nel secondo trimestre 2013, per il fashion&luxury, invece, oltre 6 milioni di euro nello stesso periodo.
Va rilevato il peso relativo ancora scarso e di quanto la Puglia potenzialmente potrebbe esportare in Cina. Nello specifico per il settore food&beverage, l’export pugliese verso la Cina vale il 2,1% di quello complessivo italiano in questo settore; per il fashion&luxury lo 0,86%.

I MERCATI DEL FOOD&BEVERAGE E DEL FASHION&LUXURY
Gli spazi per la crescita del business delle imprese pugliesi sono dunque importanti. L’Italia primeggia nell’export di articoli di abbigliamento e calzature: 688 mln$ nel 2012, ossia quasi 5 volte quanto esportato dalla Germania e quasi 3,5 volte la Francia. Il settore alimentare presenta invece ampi spazi di crescita per l’Italia se paragonato all’export dei paesi limitrofi. La Francia esporta infatti 7,5 volte più dell’Italia mentre Germania quasi il triplo.

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