header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

OFF- OTRANTO FILM FESTIVAL

Domani, giovedì 23 settembre, incontri, proiezioni e mostre dal pomeriggio fino a sera

La giurata Anilda Ibrahimi incontra il pubblico

Sullo schermo della spiaggia dell’Altomare tre film in concorso: “Naviganti” di Daniele De Michele, “Eden” di Ágnes Kocsis, “The belly of the sea” di Agustí Villaronga

Un’edizione nel segno della cooperazione, dell’intersezione tra le arti, dell’incontro (finalmente, in presenza) e del dialogo tra culture per dare corpo a una rinnovata stagione di creatività. Un’edizione che sappia fare tesoro delle sollecitazioni del nostro tempo, delle sfide del pensiero poste dalla pandemia, con la necessità di stabilire nuovi ordini di priorità.

È la XII edizione di OFF Otranto Film Festival, diretto da Stefania Rocca, in programma a Otranto dal 19 al 24 settembre 2021.

OFF è un’iniziativa di Apulia Film Commission e Regione Puglia – Assessorato alla Cultura e Turismo, a valere su risorse di bilancio autonomo della Fondazione AFC e risorse regionali POC 2007/2013 e del Piano straordinario “Custodiamo la Cultura in Puglia 2021”, prodotta nell’ambito dell’intervento Apulia Cinefestival Network 2021, con il contributo della Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura e del Comune di Otranto. 

Nella città più a Oriente d’Italia, nell’estremo Sud del Tacco, sei giorni di proiezioni, incontri con gli autori, eventi speciali che allargano il grande schermo alle altre arti visive e performative, spazi dedicati al sistema produttivo. Un festival di cinema che si trasforma in un laboratorio di idee, in un grande esperimento di cambiamento.

IL PROGRAMMA DI DOMANI, GIOVEDÌ 23 SETTEMBRE

La serata comincia alle ore 19, come sempre sulla spiaggia Madonna dell’Altomare.

Apre il programma l’incontro con la scrittrice Anilda Ibrahimi, giurata di OFF 2021.

Anilda Ibrahimi è nata a Valona e vive a Roma. Il suo primo romanzo “Rosso come una sposa” è uscito nel 2008 per Einaudi e ha vinto i premi Edoardo Kihlgren – Città di Milano, Corrado Alvaro, Città di Penne e Giuseppe Antonio Arena. Anche i successivi romanzi escono per Einaudi. “L’amore e gli stracci del tempo” è stato pubblicato nel 2009, sono stati opzionati i diritti cinematografici e  ha vinto il premio Nuto Revelli. Nel 2012 ha pubblicato “Non c’è dolcezza” e, nel 2017, “Il tuo nome è una promessa” con il quale ha vinto il  premio Rapallo.

I suoi romanzi sono tradotti in tanti paesi, tra cui Francia, Germania, Finlandia, Israele, Polonia, Serbia, Grecia. A breve, sempre per Einaudi, uscirà il suo nuovo romanzo.

Segue, dalle ore 19.30, la rassegna dei lungometraggi in concorso che per giovedì prevede ben tre titoli.

Si comincia con il documentario “Naviganti” di Daniele De Michele(Italia, 2020),  presentato fuori concorso alle Giornate degli autori alla Mostra del cinema di Venezia 2021.

Il film, firmato dal dj, economista e “attivista del cibo” Daniele De Michele alias Donpasta, racconta l’universo degli artisti nell’anno della pandemia.

Quattro artisti durante la pandemia: dalla chiusura, all’apertura effimera, alla ricerca di una complicata ripartenza in un’epoca in cui l’arta pare divenire un bene superfluo.  Donpasta racconta la propria quotidianità intrecciata a quella di una scenografa disoccupata, di un musicista senza spettacoli, di un contadino poeta, documentando il modo in cui sono sopravvissuti a un conflitto esterno e interiore: sentono che nella crisi le cose fragili rischiano di scomparire, hanno bisogno di un’idea per uscire dalle acque torbide, ed è così che diventano naviganti.

Alle ore 20.30 c’è “Eden” di Ágnes Kocsis(Ungheria, Romania, Belgio, 2020), storia di Eva, tagliata fuori dal mondo a causa della sua rara patologia.

Éva è allergica a ogni tipo di sostanza chimica, all’inquinamento atmosferico, alle onde radio e ai campi elettronici. Deve vivere in totale isolamento e non può avere alcun contatto con il suo ‘ambiente. I suoi unici rapporti umani sono con il fratello e con i medici, che fanno continui esperimenti su di lei. Uno psichiatra tenta di scoprire se la malattia sia reale o se esista solo nella mente di Éva: è malata o è il mondo che la fa ammalare? E l’’amore sarà in grado di salvarla?

Chiude il programma delle proiezioni di giovedì “The belly of the sea” di Agustí Villaronga (Spagna, 2021), tratto dal romanzo “Oceano mare” di Alessandro Baricco.

Giugno 1816. La fregata Alliance, della marina francese, si incaglia su un banco di sabbia al largo della costa del Senegal. I tentativi di liberare lo scafo si rivelano inutili, non c’è altra scelta che abbandonare la nave. Poiché le barche disponibili non sono sufficienti per ospitare tutto l’equipaggio, costruiscono una zattera lunga circa dodici metri e larga sei. In quella precaria imbarcazione, costringono 147 uomini a salire a bordo. Un ufficiale e un marinaio, due sopravvissuti al naufragio, ricordano i loro traumi indelebili.

Le mostre in corso

Per l’intera durata della manifestazione sulla spiaggia Madonna dell’Altomare è esposta l’installazione “Dama” di Alice Mocellin, dedicata alle donne afghane.

Il Castello aragonese ospita ben due mostre promossa nell’ambito di Otranto Film Festival: nella Sala dell’immaginario, “Art OFF/Aperto60”, mostra dei docenti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce; nei sotterranei, la mostra di Stefano Romano, “Punto di rugiada”, a cura di Francesco Scasciamacchia, che racconta il percorso dell’artista dall’Italia all’Albania. La mostra, realizzata in partnership con l’Istituto italiano di cultura di Tirana e Otranto Film Festival, viene presentata per la prima volta in Italia e resta aperta fino al 30 novembre 2021.

Nessun Commento

Sia i commenti che i trackback sono disabilitati.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Spiacente, i commenti sono chiusi.