3 Dic 2012
Onofrio Introna sul significato del successo di Pier Luigi Bersani nelle primarie del centrosinistra
“Più sinistra per questo Paese e tanta voglia di decidere: la politica è tornata tra la gente e la gente si riprende la politica. La grande partecipazione alle consultazioni volontarie è la vetrina di un’Italia che vuole crescere. Con le primarie, il popolo del centrosinistra chiede un’agenda di governo orientata verso i bisogni veri della società: il lavoro, i giovani, la salute, il welfare, l’ambiente.
Ora la sinistra ha il compito di rendere organico il rapporto con gli elettori, di mantenere aperto un canale di comunicazione che si è creato. Penso ad una legge elettorale rinnovata. Penso ad estendere il modello delle primarie alla formazione delle liste, alla scelta dei candidati nei collegi.
Il centrosinistra deve parlare un linguaggio nuovo, all’interno e all’esterno. Deve mantenere viva questa forte adesione, deve valorizzare il calore, la passione la vicinanza alla politica dimostrata da milioni di cittadine e cittadini. Deve farne le ragioni e i contenuti una alternativa vincente al grigio e freddo rigore montiano, al quale va comunque riconosciuto il merito di aver salvato l’Italia dalla rovina, dal precipizio verso il quale ci aveva portato il governo di Berlusconi e l’egoismo nordista di Bossi.
Perché è questo che non va dimenticato: i nostri avversari politici e culturali restano le destre, il loro liberismo senza anima e senza scrupoli.
Ora non c’è tempo da perdere, dobbiamo costruire la coalizione, con un’impronta sempre più di sinistra, europea e riformista, che Pier Luigi Bersani saprà certamente guidare, candidandosi a governare il Paese, per assicurare un futuro di lavoro, dignità e qualità della vita alle donne e agli uomini, ai giovani e agli anziani.
Da uomo del Sud ho la certezza che Bersani guarderà in maniera diversa alle esigenze del Mezzogiorno, restituendo ai cittadini dell’Italia meridionale la fiducia in una classe di governo capace di garantire a di crescere finalmente ad una sola velocità.
La fiducia in un futuro di sviluppo per tutto il Paese e di risanamento del territorio. Il futuro per il quale si battono da sempre le forze del riformismo progressista: più morale, più sano, più equo.