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Otranto2025: Una grande opportunità di crescita economica e sociale

Vincenza Filippi, commissario prefettizio: “La cultura al centro di una innovativa visione del mondo”

Si è concluso il percorso di eventi legati alla candidatura di “Otranto Capitale della Cultura Italiana”. Meeting, eventi, confronto e, soprattutto, dialogo hanno caratterizzato gli appuntamenti incatenati da una vivacissima partecipazione di giovani. ll Comune di Otranto ha partecipato al bando del Ministero della Cultura per la candidatura a Capitale della Cultura 2025. Il dossier, affidato al Prof. Fabio Pollice, Magnifico Rettore dell’Università del Salento, ha visto al lavoro un gruppo di esperti, partecipando fattivamente alla progettazione e redazione del progetto. Le attività di coordinamento sono state affidate a Luciano Schito.

PROGETTUALITA’ E FUTURO – “E’ un progetto ambizioso – spiega la Dr.ssa Vincenza Filippi, Commissario prefettizio -, una grande opportunità per il tessuto socio-economico della Terra d’Otranto. Otranto 2025 è una candidatura di comunità, risultato di un percorso partecipativo che l’ha portata a riscoprire la propria identità e a proiettarla nel futuro, ben oltre l’orizzonte della stessa proposta, seguendo la propria ideale vocazione che pone la cultura al centro di una innovativa visione del mondo, al cuore delle progettualità di sviluppo. Una comunità che abbraccia l’intera terra di Puglia, di cui la città è da sempre espressione e sintesi. Otranto, dunque, ha una forte vocazione culturale che, dal più lontano passato, dalle civiltà e dai popoli del Mediterraneo, che hanno attraversato questa terra , si estende e si rivolge strategicamente ad un futuro ove l’arte del mosaico, l’albero della vita, il paesaggio di comunità rappresentano le modalità attraverso cui costruire una rete, realizzare un ponte che conduce ad un nuovo percorso di aggregazione culturale, sociale ed economica”.

MOSAICO DI COMUNITA’ – “Democrazia è cultura – aggiunge Fabio Pollice, Magnifico Rettore dell’Università del Salento – e cultura è democrazia. Una comunità che investe sulla propria cultura e la proietta nel futuro, contribuisce a rafforzare le proprie basi democratiche, attraverso la partecipazione e il coinvolgimento sociale. La Città di Otranto, recuperando la memoria del proprio passato e costruendo su di essa un progetto per il proprio futuro, si è riscoperta comunità patrimoniale e si è data una prospettiva di sviluppo fortemente aggregativa. In questo risiede il successo di questa candidatura. Otranto “Mosaico di comunità”, dove ognuno può sentirsi parte di questa creazione e contribuire e comporre la bellezza dell’insieme; nessuno deve sentirsi escluso”.LAVORO DI SQUADRA – “E’ stato un privilegio lavorare in team – conclude Luciano Schito, coordinatore generale – e in piena autonomia e indipendenza con l’Università del Salento e i professionisti coinvolti nel progetto. Il percorso è stato approvato all’unanimità dall’inizio dell’analisi fino al dossier, un lavoro di squadra straordinario. E’ stato un lavoro armonioso in un contesto di competizione. L’augurio, in ogni modo, è che tale lavoro non si disperdi, anzi, che sia di sprono per vivacizzare il dibattito sulla cultura e sulla valorizzazione del nostro territorio. L’albero della vita, rappresentato nel mosaico, rappresenta tutta la comunità”.

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