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Palese: “Da invasione di energie alternative nessun vantaggio per la Puglia”

“L’audizione in V Commissione avvenuta oggi ha ulteriormente e drammaticamente confermato i nostri timori sulla corsa sfrenata delle energie rinnovabili in Puglia.
Nel solo territorio di Manduria sono stati presentati progetti per produrre energia eolica pari a 373 megawatt, attraverso l’installazione di circa 200 torri alte oltre 100 metri. Ribadiamo la nostra ferma contrarietà a questa aggressione speculativa che, se malauguratamente dovesse andare in porto, distruggerebbe la vocazione del territorio di Manduria mettendo a serio rischio tutta l’area di coltivazione del noto e pregiato “Primitivo”. Il Governo Regionale ha il dovere di porre in essere e di attivare ogni possibile strumento per fermare questa invasione selvaggia, che vede allo stato richieste per l’eolico di impianti per 34.000 megawatt, pari a 16 mila torri con pale eoliche e di 18.000 megawatt di impianti per fotovoltaico, per una copertura di superficie di ben 36 mila ettari.
Tanto più questa crescita anarchica ed esponenziale è incomprensibile  ove si consideri che le comunità pugliesi non hanno alcun vantaggio da questa autentica devastazione dei loro territori e delle relative vocazioni, né in termini di alleggerimento delle tariffe elettriche, né in termini di occupazione, né in termini di produzione e fornitura di materiali tutti d’importazione, né in termini di riduzione dell’inquinamento di CO2 che rimane tale e quale.
In più, tra vent’anni, si troveranno di fronte all’immane problema dello smaltimento degli impianti, con il rischio molto concreto di doversi misurare con devastazioni di fatto irreversibili.
Considerato poi che su questa proliferazione anomala ed opaca si sono aperte numerose inchieste giudiziarie, suscitando anche fondati allarmi dagli organismi Anti-mafia, è di tutta evidenza che è tempo di correre ai ripari per avere uno sviluppo sostenibile delle energie rinnovabile, attraverso una programmazione equilibrata che rispetti le volontà e le vocazioni dei territori.”

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