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Parte “l’operazione trasparenza” per la Fondazione Città del Libro

Sul sito internet entrate ed uscite della manifestazione nei Bilanci degli ultimi tre anni. Poi Albo fornitori e Statuto le altre novità.

Apre porte e finestre la Città del Libro di Campi Salentina. La luce si diffonde senza filtri grazie alla linea della trasparenza, adottata dal Presidente Fabio Sirsi.

Fanno già rumore le prime iniziative prese in merito alla trasparenza, senza se e senza ma. Sul portale on line della Fondazione www.cittadellibro.net sono stati pubblicati i bilanci degli ultimi tre anni in cui è stata organizzata la manifestazione. In questo modo, tutti i cittadini potranno facilmente prendere visione delle condizioni economico/finanziare della onlus e avere chiaro il quadro della situazione. Naturalmente intento della fondazione è riservare ampio spazio anche al bilancio economico della stagione in corso.

Al momento sul sito internet è possibile prendere visione dei Bilanci consuntivi con i rendiconti al 31 dicembre 2010, al 31 dicembre 2011 e al 31 dicembre 2012. Pubblicati anche i Bilanci Preventivi degli anni 2011, 2012 e 2013.

Inoltre on line è possibile trovare lo Statuto completo della Fondazione Città del Libro onlus e tutta la documentazione necessaria ad iscriversi all’Albo fornitori della stessa, da cui si attingerà invitare a fornire preventivi per i servizi necessari, che sarà aggiornato entro il 30 ottobre di ogni anno.

Sull’argomento parla il Presidente Fabio Sirsi:

“Sedere sulla poltrona più importante di una Fondazione senza scopo di lucro, per quanto mi riguarda, impone una gestione totalmente condivisa sia degli aspetti organizzativi che di quelli economico/finanziari. Da qui è nata l’esigenza di aprire a tutti gli effetti la sede della nostra fondazione ai cittadini. La mia – sottolinea Fabio Sirsi – non è una presa di posizione o un bisogno maniacale, ma l’esigenza di riconsegnare la Città del Libro onlus nelle mani dei cittadini, per cui ho cercato sin da subito la trasparenza.

In assoluto lungi da me passare per il primo della classe. Infatti l’iniziativa parte proprio dalla ferma convinzione del valore e dell’attenzione dedicata dai miei predecessori a tutti gli aspetti utili ad una buona riuscita della Rassegna. Oggi però, alla luce dei dubbi sollevati da più parti e dall’umore generale del cittadino nei confronti della Pubblica Amministrazione e degli Enti ad essa collegati, è imprescindibile rendere pubblici gli atti. Tra l’altro, da sempre, chiunque avrebbe diritto a visionare tutta la documentazione della Fondazione, semplicemente facendone richiesta”.

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