“Sulla decisione del Governo Vendola di sforare il Patto di Stabilità interno del 2012 per cofinanziare gli interventi con fondi comunitari, il ministro Barca ci ricorda che questa eventualità è prevista e consentita dalla Legge. L’abbiamo detto noi per primi e quella Legge la conosciamo bene posto che le norme che consentono questa possibilità sono state introdotte del nostro Governo e in particolare dal predecessore di Barca, Raffaele Fitto d’intesa e su richiesta delle Regioni. Quel che non va bene, a nostro avviso, è che la Regione Puglia sfrutti questa possibilità prevista dalla Legge senza aver prima ridotto la spesa corrente e che lo faccia in modo imprudente proprio nel momento in cui la spending revue e la Legge di Stabilità del Governo Monti, di cui fa parte anche il ministro Barca vanno ad inasprire ulteriormente i meccanismi del Patto ed a ridurre di molto i target di spesa delle Regioni per il 2013, per il 2014 e per il 2015”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, che aggiunge: “Se il ministro Barca vuole davvero tranquillizzare i cittadini pugliesi, non deve limitarsi a dire che il Governo Vendola non ha violato la Legge perché quello era già noto. Dovrebbe piuttosto garantire il suo personale impegno affinché dalla spending revue e dall’articolo 5 della Legge di Stabilità del suo Governo vengano eliminate le norme che prevedono restrizioni dei target di spesa delle Regioni, addirittura di 700 milioni per 2012, di 2 miliardi per gli anni 2013 e 2014 e di 3 miliardi e 50 milioni per il 2015. Questo, come diciamo ormai da giorni, significa in concreto che se nel 2013 la Regione Puglia non riuscirà a compensare l’importo sforato nel 2012, la parte rimasta scoperta verrà incamerata dallo Stato e di riflesso si creerà ‘un’autostrada’ per l’aumento della tassazione a livello regionale. Se il ministro Barca vuol continuare a sostenere la bontà della scelta del Governo Vendola, ci aspettiamo quindi che rassicuri i cittadini con impegni concreti che scongiurino queste eventualità drammatiche per il futuro della Puglia e dei pugliesi”.
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