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Porto Cesareo: Il Patto di stabilità 2012 è rispettato

E ora è certo. Firmato e certificato dal nuovo Revisore dei Conti del Comune di Porto Cesareo a seguito della revoca del precedente.

Il Consiglio comunale di Porto Cesareo mercoledì 8 maggio, a seguito di estrazione a sorte effettuata a norma di legge dalla Prefettura di Lecce, aveva nominato il nuovo Revisore dei Conti, il dr. Giovanni Rausa, dando immediata eseguibilità alla deliberazione. Il nuovo Revisore si è messo subito al lavoro, ritirando documenti contabili e relativi atti, e nella mattinata di martedì 14 maggio, ha certificato il rispetto dei vincoli posti al Patto di stabilità 2012.

Da ricordare che la Certificazione al Patto di stabilità, entro i termini previsti dal Ministero e scadenti il 2.4.2013, era stata già sottoscritta dal Sindaco e dal Responsabile del Servizio Finanziario, ma non dall’ allora Revisore dei Conti che aveva rifiutato di farlo con nota pervenuta all’ ultimo momento.

L’amministrazione, sicura di essere nel giusto, di aver fatto e dichiarato bene i propri conti, determinata nel voler tutelare gli interessi dei suoi cittadini ai quali nel 2012 aveva chiesto grossi sacrifici in termini di pressione fiscale e riduzione dei servizi, ha prontamente agito in tutte le sedi opportune, provvedendo alla revoca del precedente Revisore.

“Ora un risultato positivo è stato sicuramente raggiunto” affermano il Sindaco Salvatore Albano e l’ assessore alla Programmazione economico-finanziaria Paola Cazzella, “che è quello dell’aver scongiurato ripercussioni negative sul territorio in termini di drastica riduzione dei servizi a seguito di sanzioni che avrebbe potuto applicare il Ministero. Ma non è finita qui. Di fatto il Ministero, a causa della mancata co-sottoscrizione del Revisore in quella data, potrebbe considerare il Comune di Porto Cesareo tardivo nella certificazione del patto, con immediata applicazione della sanzione relativa al divieto di assunzioni. Questo vorrebbe dire impossibilità di assumere i vigili urbani stagionali e riduzione delle entrate relative al codice della strada. Chiederemo al Ministero dell’Interno di entrare nel merito della questione e di esimere il Comune di Porto Cesareo da questa sanzione”.

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