header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

Presentatazione del volume “LA CANONIZZAZIONE DEI MARTIRI D’OTRANTO NELLA POLONITÀ DI KAROL WOJTYŁA”

Venerdì 8 maggio 2015 alle ore 18.30, presso la Sala Triangolare del Castello Aragonese ad Otranto (Le), sarà presentato ufficialmente il volume “LA CANONIZZAZIONE DEI MARTIRI D’OTRANTO NELLA POLONITÀ DI KAROL WOJTYŁA” della studiosa Cristina Martinelli, e con la prefazione di p. Hieronim Fokcinski S.J., (Relatore della Congregazione delle Cause dei Santi), pubblicato per i tipi di Edizioni Esperidi.

Dopo i saluti di Luciano Cariddi (sindaco di Otranto) e di Don Quintino Gianfreda (vicario generale dell’Arcidiocesi di Otranto), seguiranno gli interventi di Hervé A. Cavallera (ordinario di Storia della pedagogia, Università del Salento) e dell’autrice, Cristina Martinelli. Sarà presente l’editore, Claudio Martino.

Il libro e l’evento godono del patrocinio morale della Città di Otranto.

Il volume. Il volume propone una lettura nuova di un evento importante quale la canonizzazione dei Martiri d’Otranto, l’estremo atto di riconoscimento da parte del mondo ecclesiastico, attraverso la grande riforma di Carol Wojtyła, operata nella procedura e nella politica delle canonizzazioni. L’autrice spiega le ragioni che hanno condotto alla canonizzazione dei Cinquecento Idruntini, analizzando le vicende umane del Papa polacco, le sue poesie ed omelie, i documenti ufficiali, nonché la storia della Polonia e la stessa “polonità” di Giovanni Paolo II. La dolorosa vicenda del sacco di Otranto, operato dall’armata di Maometto II, che nel 1480 vide la cittadina salentina ergersi come città di eroi e di martiri, ha ispirato il vibrante discorso di Giovanni Paolo II, tenuto il 5 ottobre 1980 ad Otranto in occasione del V centenario del terribile evento. In quelle parole si ritrova l’emblema del pensiero woityłiano, la presa di coscienza della tragicità della Storia, l’ineluttabile intersecarsi -per un polacco- di fede e partecipazione attiva alla lotta per la libertà nazionale: una sorta di annuncio di quanto in seguito sarebbe avvenuto nel suo straordinario pontificato.

L’autrice. Cristina Martinelli (Casarano 1949), ha narrato la Storia del II Corpo polacco, sia in forma epica ne’ I Papaveri di Montecassino (Besa 2004, tr. polacca, Maki na Monte Cassino, MTW 2007) che in saggi, quali: Michał Lejczak-Il mio memoriale, in (a cura di) E. Prządka e A. Kwiatkowska, Testimonianze-Vol. VI, (Oficyna Wydawnicza Łośgraf 2011), Salento d’altre Storie, I soldati di Anders nel Salento tra guerra e dopoguerra (Grifo 2011), Tra Memorialistica e Saggistica, in Ricordare il II Corpo d’Armata polacco (1943-1946). Inter arma non silent Musae, Atti del Convegno di Roma, 23-24 aprile 2013 Accademia Polacca delle Scienze e Fondazione Romana Marchesa J. Z. Umiastowska (ed. Djinn 2014), oltre a contributi in «POLONIA WŁOSKA», Bollettino dell’Ass. Italo-Polacca AIPRO e sulla rivista specializzata on-line «PoloniaEuropae». Nei vari campi d’interesse ha pubblicato: Sulle tracce della poesia di Corina (Bastogi 2007), Tra il Don e il Serchio (Bastogi 2008), Le Scuderie dei Marchesi del Tufo a Matino, Mito e Storia (Grifo 2008), Dolore e speranza, in (a cura di) P. Pellegrino, Il pensiero poetante (Bastogi 2010); Ripartire da Francesco Nullo, (Td’O 2013); il romanzo Quando comincia il canto (Negroamaro 2012); I Del Tufo di Matino. Il declino (Grifo 2014).Pubblica regolarmente nella Collana Miscellanea, Leucadia, e sul Periodico «Paese Italia Press». Sua la svelatura dei valori concettuali del quadro “L’Indovino” (1933) del pittore tedesco Christian Hess, nel saggio Christian Hess e il suo spazio di libertà (2009).

Nessun Commento

Sia i commenti che i trackback sono disabilitati.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Spiacente, i commenti sono chiusi.